Morrone: "Noi concreti, dagli altri solo parole"

Il candidato leghista: "Progetti di ampio respiro per il turismo. Gnassi? Mente sul parco eolico, non ci saranno vantaggi per i riminesi"

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"Il voto del 25 settembre è come la linea del Piave. Non si può tardare oltre ad attuare un progetto complessivo di rilancio del Paese. In caso contrario, si aggraverebbe lo spettro della recessione". Jacopo Morrone, candidato del centrodestra all’uninominale della Camera, guarda avanti. Facendo leva sul programma della coalizione che "punta alla ripresa con ricette pragmatiche e misurabili". Con diversi interventi, tra cui "la legge a vantaggio delle città balneari per dotarle di più risorse e servizi, la flat tax, sostegni immediati ad aziende e famiglie per i rincari dell’energia, progetti di largo respiro per il turismo, la ‘miniera d’oro’ della Romagna e del Paese, nuovi voucher per il lavoro stagionale in agricoltura e turismo, più donne e uomini in divisa e nuovo impulso ai decreti sicurezza". "Il mio impegno c’è" assicura il leghista. "Tutto il contrario di ciò che emerge dal fronte avversario" aggiunge. Il riferimento è ad Andrea Gnassi: la campagna elettorale si infiamma a poche ore dalla conclusione. "La parata dei big regionali e dei sindaci Pd a suo favore – dice Morrone – si è risolta in una passerella surreale: ci sarebbe mancato che qualcuno di loro screditasse il proprio candidato. Tutto bello? No. Hanno solo tentato di coprire le crepe della propaganda che nasconde il nulla progettuale". Secondo l’ex sottosegretario forlivese, il centrosinistra "propone parole", mentre "la Lega e il centrodestra mostrano i fatti e il buon governo. Lo abbiamo dimostrato. Se sono rimaste solo cinque regioni guidate dal Pd significa che la capacità attrattiva di quel partito è in crisi e che il Pd resiste solo dove il sistema di potere e di interessi è più radicato, anche se la classe dirigente è sempre più vacua e impreparata".

Uno dei temi che ha animato la campagna elettorale è il parco eolico in mare. Anche in questo caso Morrone tira in ballo Gnassi, che "ha avuto un repentino cambio di opinione e che ha sparato balle colossali. Le 51 torri eoliche alte 210 metri, secondo il progetto, non andranno mai oltre le 9 miglia, altro che le 14 millantate dall’ex sindaco. Deturperanno il panorama marino con gravi ricadute su turismo e pesca. Poi bisogna considerare la bassa ventosità dell’area. I riminesi non otterranno alcun vantaggio diretto dal parco eolico, ma solo danni. Gnassi non ’lotta’ per il bene di Rimini o della Romagna, ma per una poltrona". Del parco eolico, Morrone ha parlato anche nell’incontro organizzato da Confindustria Romagna (insieme a Gennari del Movimento 5 stelle, assenti gli altri candidati) . "Sono molto critico" ha confermato il leghista. Che, interrogato sulle infrastrutture, ha spiegato che due aeroporti, quelli di Rimini e Forlì, possono convivere". Morrone (che in quanto candidato voterà qui a Rimini) ha incontrato anche Confesercenti insieme a Elena Raffaelli e Confartigianato.