Repubblica di San Marino, 26 maggio 2025 – Amava la montagna. E amava le sfide. Elena Donca praticava arrampicate ed escursioni in vetta da anni. E nel 2024 aveva seguito un corso per escursionisti organizzato dalla sezione del Cai (il Club alpino italiano) di Ravenna.
AGGIORNAMENTO L’ultima arrampicata di Elena: “Incidente assurdo, siamo scossi”
“Non era una sprovveduta, sapeva il fatto suo”, assicurano gli amici della 32enne morta sabato a San Marino, dov’è precipitata da un impervio sentiero volando giù, tra le rocce e la boscaglia, per oltre 40 metri.

La tragedia si è consumata poco dopo le 19,30. Elena, di origini moldave ma da molti anni trapiantata in Romagna con la famiglia, era arrivata da Faenza (dove viveva col marito) a San Marino qualche ora prima con un paio di amici per compiere insieme un’arrampicata sul monte Titano. Elena e gli altri due scalatori, tutti esperti di montagna ed equipaggiati a dovere, erano riusciti a concludere l’arrampicata senza particolari problemi.
L’incidente è avvenuto pochi minuti dopo, quando si sono incamminati su uno degli impervi sentieri che passano sopra la via Sottomontana e scendere per tornare alle macchine. Improvvisamente Elena è scivolata lungo lo stretto sentiero, precipitando per oltre 40 metri.
I suoi compagni di arrampicata hanno prima sentito il tonfo della caduta, poi hanno capito che cos’era appena successo. Così hanno subito chiamato la ragazza a gran voce. Non ricevendo alcuna risposta, dopo aver chiamato i soccorsi uno di loro e l’alpinista di un altro gruppo che era in zona si sono calati con le corde per cercarla. Quando sono riusciti a trovarla hanno tentato di rianimarla (uno di loro è un medico), praticando il massaggio cardiaco. Purtroppo non c’è stato nulla da fare: la 32enne è morta sul colpo.
Nel frattempo sono arrivati sul posto gli uomini della polizia civile di San Marino, i vigili del fuoco e i sanitari. Hanno tentato anche con l’elicottero di recuperare il corpo di Elena, ma non sono riusciti e hanno sospeso le ricerche a causa della zona impervia. I soccorritori sono rimasti lì tutta la notte a vegliare sul corpo della ragazza.
Ieri all’alba polizia civile e vigili del fuoco hanno ripreso le operazioni e, calando dall’elicottero alcuni operatori, sono riusciti a recuperare la salma della ragazza, portata subito in ospedale. Ieri mattina poi la polizia civile ha sentito i compagni di arrampicata e gli altri testimoni, così come il marito di Elena. La magistratura sammarinese ha aperto un’inchiesta, anche se la dinamica ormai appare chiara: è stato un tragico incidente. La giovane sarebbe caduta nel dirupo dopo essere scivolata lungo il sentiero.
La notizia della morte di Elena si è rapidamente diffusa in tutta la Romagna. La ragazza ha diversi parenti a Forlì, dove ha frequentato anche la palestra di arrampicata Vertical. Da alcuni anni viveva con il marito a Faenza: si era sposata nel 2014.
Grande appassionata di montagna, l’anno scorso aveva frequentato un corso organizzato dal Cai di Ravenna. “Una ragazza solare, che amava la montagna e aveva già una buona esperienza alle spalle. Negli anni Elena aveva portato a termine tante escursioni e scalate impegnative”, la ricordano Alessandro Pasi e altri membri del Cai di Ravenna. Elena era un volto noto tra gli appassionati di alpinismo e arrampicata di tutta la Romagna.
“Non ci sono parole per quello che è successo. Siamo distrutti dal dolore e ci stringiamo attorno alla sua famiglia”, dicono ancora gli amici del Cai. Anche il comando di polizia civile e le autorità sammarinesi hanno voluto manifestare il loro cordoglio alla famiglia della ragazza. Ancora da fissare la data dei funerali: si attende il via libera della magistratura.