Morte 40 tartarughe marine in soli tre giorni

Allarme in Riviera. La Fondazione Cetacea di Riccione: «Faremo autopsie per capire cause del decesso»

Una delle carcasse di tartaruga marina trovate in questi giorni sulla spiaggia riminese

Una delle carcasse di tartaruga marina trovate in questi giorni sulla spiaggia riminese

Rimini, 12 ottobre 2015 - Brutte notizie in Riviera per il mondo marino. Fra sabato e lunedì sono state ben quaranta le tartarughe morte recuperate sull’arenile fra Ravenna e Misano. Si tratta di esemplari di diverse dimensioni e la maggior parte trovate spiaggiate, già in stato di decomposizione.

Fra queste è stata scovata anche Gigi, una tartaruga curata dalla Fondazione cetacea di Riccione lo scorso anno e rilasciata a Cesenatico l’8 agosto del 2014. L’esemplare è stato riconosciuto grazie alla targhetta che gli era stata applicata alla pinna anteriore.

Da Ravenna è stata attivata la rete regionale per la salvaguardia delle tartarughe marine e dei cetacei, con un canale diretto alla Fondazione riccionese per chiedere il trasporto delle carcasse all’Istituto zooprofilattico di Forlì che ha dato immediata disponibilità.

Sulle tartarughe morte verranno fatte ora delle autopsie per conoscere le cause di morte di questi animali nel mare Adriatico.

«Resta la tristezza per il ripetersi di questi fenomeni – dichiara Sauro Pari, della Fondazione cetacea Emilia Romagna – sempre più frequenti. E’ quindi necessario capire le cause della morte delle tartarughe e agire per risolverle».