Pantani, un video accusa i poliziotti

L'ex Ris Garofano: "Scena del delitto compromessa"

Marco Pantani (foto Ansa)

Marco Pantani (foto Ansa)

Rimini, 15 ottobre 2014 - La stanza in cui è morto Pantani contaminata dagli investigatori. «In una scena del crimine intervengono sia i tecnici sia gli investigatori tradizionali: le immagini dimostrano che gli investigatori non hanno preso le giuste precauzioni, compromettendo la scena del crimine». Lo afferma il generale Luciano Garofano, ex comandante del Ris di Parma, commentando il video inedito diffuso ieri da Sportmediaset su Italia1, con immagini della stanza d’albergo dove fu ritrovato morto Marco Pantani il 14 febbraio 2004.

«Negli ultimi anni — commenta Garofano — ci sono stati tanti progressi, ma queste immagini dimostrano che ci sia stata poca attenzione da parte degli operatori. Probabile la contaminazione. Bisogna essere protetti per proteggere le tracce visibili e invisibili, soprattutto quest’ultime, quelle che spesso permettono una ricostruzione piu’ precisa della dinamica. Dalle immagini emerge anche una bottiglia, che risulta mai analizzata. E’ sconvolgente che quella bottiglia non sia stata sottoposta a indagine sulle impronte digitali e soprattutto su eventuale presenza di DNA» dice Garofano.

Intanto non vi sarebbe nessun mistero sull’orario della morte di Marco Pantani. A sottolinearlo il professor Giuseppe Fortuni che all’epoca eseguì l’autopsia. Fu lui ad inviare il fax alle 20.50 a fine autopsia il 16 febbraio con la data presunta della morte alle 17 per consentire il nulla osta alla sepoltura. Ma afferma il medico «al termine di complessi accertamenti tecnici tossicologici ed istologici eseguiti e acclaranti la causa del decesso... si potè indicare con maggior precisione il range temporale della morte: ‘Tra le ore 11.30 e le ore 12.30 circa’, come risulta con chiarezza dalla perizia depositata».