Morto nella regata, sequestrata la barca

Cattolica, non è stata ancora fissata la data dei funerali del velista Massimo Patelli . Disposta l’autopsia

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Massimo Patelli, 51 anni, faceva gare amatoriali in barca A Cattolica gestiva con il fratello un’azienda.

Massimo Patelli è morto lo scorso 30 aprile a Livorno, durante una regata, in occasione della Settimana Velica. Quasi giunto al traguardo, è caduto in acqua dopo essere stato colpito dal boma: a causare la tragedia, probabilmente, un malore. Prontamente soccorso in mare dal personale sanitario della Croce Rossa, il cinquantunenne è deceduto poco dopo essere arrivato all’ospedale. L’accademia navale livornese è impegnata nella ricostruzione dell’accaduto e sono in corso tutti gli accertamenti del caso per stabilire la dinamica dell’incidente.

La data del funerale, infatti, non è ancora stata fissata perché la salma - per cui è stata disposta l’autopsia - e il mezzo di Patelli sono sotto sequestro. Chi conosceva il velista, però, non ha molti dubbi: "Con l’esperienza che aveva Massimo, che era un appassionato di mare da sempre, e considerando il punto in cui è successa questa tragedia, credo che la causa sia davvero un malore, anche se ovviamente non compete a me stabilirlo", afferma Daniele Verni, presidente del circolo nautico di Cattolica, che già dopo l’accaduto si era stretto attorno alla famiglia. Patelli, infatti, era originario di Pesaro ma redisente a Cattolica, una persona nota a tutta la comunità.

Non si può far altro che ricordarlo, dunque. Come stanno facendo, con parole di affetto, il circolo nautico e le sue amicizie. "Massimo era uno di noi, come lo sarà la figlia che verrà a fare servizio civile da noi, lui era spessissimo al circolo, organizzavamo tante cose insieme, anche se lui era molto più bravo di me", continua Verni. Tante persone, invece, gli hanno dedicato un pensiero sui social, come sulla pagina Facebook dell’associazione Vele d’Epoca di Gabicce Mare (che era coinvolta nell’organizzazione della Settimana Velica di Livorno). "Mi fermo, guardo il mare, il tuo mare, e ti ricordo", scrive un’amica. Che come altri ricorda l’entusiasmo con cui Patelli ha sempre portato avanti la sua passione per le discipline nautiche.