Muore suicida, colletta per aiutare moglie e figlie

Rimini: l’appello di Pia Perricci (nella foto), amica della donna: "Lei ha bisogno di un lavoro stabile. Certi giorni non riesce a mettere insieme il pranzo con la cena"

L’avvocato Pia Perricci

L’avvocato Pia Perricci

Rimini, 5 gennaio 2020 - Non aveva retto . Al peso dei debiti. Allo sfratto subito. Proprio nel giorno in cui avrebbe dovuto consegnare le chiavi dell’appartamento che usava come studio, lui, un ingegnere riminese di 52 anni, si è tolto la vita buttandosi dalla finestra. Un salto nel vuoto dal terzo piano. La tragedia si è consumata a ottobre in via Tristano e Isotta (nella zona dei Padulli). Un dramma che ha distrutto le vite della moglie e delle due figlie dell’ingegnere, di 11 e 14 anni. Che rischiano ora di perdere anche la casa dove abitano, e non sanno come tirare avanti economicamente. In questi mesi i vicini di casa e gli amici si sono prodigati portando loro vestiti, cibo, vari generi di necessità per aiutarle. Una gara di solidarietà che, purtroppo, non è sufficiente.  

«La situazione è veramente disperata, la moglie ha bisogno di trovare un lavoro al più presto", racconta l’avvocato pesarese Pia Perricci, amica di famiglia. Che ha lanciato appelli (anche sui social) per far avere alla donna un’occupazione. "Ci conosciamo e frequentiamo da anni, erano una famiglia splendida. Ma lui non aveva mai parlato dei problemi finanziari alla moglie: lei ha scoperto tutto dopo la tragedia". Per la donna e le ragazzine "è iniziato un incubo. Al dolore per la perdita, si sono aggiunte gravi difficoltà economiche".

La moglie dell’ingegnere non ha lavoro. Dopo la morte ha iniziato a cercarlo, ma "non è facile. Al momento si arrangia facendo qualche ora di pulizia nelle abitazioni private, ma ci sono giorni in cui non riesce a mettere insieme il pranzo con la cena". Per questo "c’è la necessità di trovarle al più presto un lavoro fisso".  

Dopo l’appello "in poche ore – rivela l’avvocato Perricci – sono arrivate tantissime offerte di aiuto. Alcuni sono pronti a donare cibo, vestiti, soldi. Una bellissima manifestazione di solidarietà. Altri invece si sono fatti avanti con proposte di lavoro, ma tra queste purtroppo non c’è nulla di stabile". Ecco perché "chi pensa di poter dare un impiego alla donna e alle figlie che ne hanno tanto bisogno, mi contatti con urgenza – ripete la Perricci – Stanno già soffrendo tantissimo per la perdita di un marito e un padre. Cerchiamo di aiutarle adesso a non perdere la casa e a vivere una vita dignitosa". Il numero a cui potersi rivolgere è 388.0614760.