Movida violenta in centro I locali: "Non siamo noi la causa di risse e rapine"

I gestori dei bar prendono le distanze dagli ultimi episodi in piazza Cavour. Intanto per Pasqua tornano in campo i pattuglioni delle forze dell’ordine.

Movida violenta in centro  I locali: "Non siamo noi  la causa di risse e rapine"

Movida violenta in centro I locali: "Non siamo noi la causa di risse e rapine"

Il centro storico di Rimini, nelle ultime settimane diventato teatro risse, vandalismi e danneggiamenti, torna a fare paura. La notizia della violenta aggressione subita da due 60enni – riempiti di botte e rapinati nel cuore della notte in piazza Cavour da un gruppo di giovanissimi – non è passata in sordina, specialmente tra esercenti e i titolari dei locali. Benchè datato (i fatti, sui quali è stata immediatamente aperta un’indagine da parte dei carabinieri, risalgono al 26 marzo scorso), l’episodio ha fatto suonare un campanello d’allarme, anche tra i frequentatori abituali della zona della Vecchia pescheria.

"Come mai – si interroga il coordinatore - commissario di Forza Italia, Mario Erbetta - la notizia è stata divulgata solamente a distanza di 15 giorni? Questo ritardo nella comunicazione delle notizie delittuose mi lascia perplesso sulla gestione della sicurezza in centro storico. Sembra quasi che si cerchi di minimizzare e di tenere bassa l’attenzione sul tema. Noi come Forza Italia abbiamo presentato una interrogazione al ministro degli interni grazie all’onorevole Rosaria Tassinari. Aspettiamo con ansia la risposta del ministro e i suoi provvedimenti immediati tramite prefetto e questore". "La questione della microcriminalità non è un’esclusiva di Rimini, ma interessa un po’ tutte le città dotate di un centro storico con locali e attività che finiscono per attirare un gran numero di persone, specialmente durante il fine settimana – premette il titolare di uno dei locali della Vecchia pescheria –. Crediamo che la strada più giusta da seguire, così come sta facendo il Comune di intesa con le forze dell’ordine, sia quella della prevenzione. Criminalizzare i locali non serve a nulla. Giusto continuare a effettuare dei controlli, ma bisogna lasciare ai gestori del pubblici esercizi la possibilità di lavorare e di svolgere il loro mestiere con professionalità. Servono interventi preventivi mirati, specialmente su quelle persone che si sono rese protagoniste di episodi di disagio e commesso dei reati. Non si può colpire la movida a tutto tondo, ma occorrono misure specifiche per isolare chi crea disordine".

Nei giorni scorsi, è stata annunciata la volontà di costituire un tavolo di lavoro permamente, formato da Comune, rappresentanti dei locali e delle associazioni di categoria, al fine di garantire sicurezza nell’area del centro storico e della Vecchia pescheria, cuore della movida riminese. Già dallo scorso weekend, e nuovamente ieri sera, nel centro storico di Rimini è inoltre scattato il nuovo protocollo voluto dal comitato provinciale per l’ordine pubblico e la sicurezza, presieduto dal prefetto Rosa Maria Padovano, con il ritorno dei pattuglioni interforze. Agenti e militari appiedati saranno chaimati a presidiare e monitorare, specialmente durante il weekend, quelle che sono considerate le zone calde, dalle Cantinette a piazza Ferrari.

Lorenzo Muccioli