Murales di Rimini, la confessione di Davide Fabbri: "Era scandaloso, l’ho oscurato io"

L’uomo, che si autoproclama ‘diacono esorcista’, si autodenuncia via mail: “Eravamo in quattro”

Davide Fabbri si autoproclama 'diacono esorcista'

Davide Fabbri si autoproclama 'diacono esorcista'

Rimini, 6 aprile 2023 – "Sono il diacono esorcista padre David, al secolo Davide Fabbri. Vi informo che ho cancellato io il murales in via Savonarola che raffigurava l’uomo barbuto che allattava un bambino". È in una mail delle 13.42 di ieri l’autodenuncia di colui che si definisce "maestro e guida spirituale dei cavalieri della milizia dell’arcangelo Michele". Una mail con cui Fabbri, che da anni si spaccia per prete, spiega di combattere "le opere del maligno in tutte le sue forme".

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Ha coperto lei il murales?

"Io e altri. Eravamo in quattro. L’abbiamo ricoperto di vernice bianca martedì mattina alle 5 e 30. Il bianco è la Luce. Quella era un’opera del maligno, scandalizzava i bimbi di Rimini. Come sta scritto nel Vangelo: ’guai al mondo per gli scandali’".

L’opera in realtà è di Oliver Vicenzi, in arte Kage, che l’ha definita "un inno all’inclusione e alla libertà".

"Il maligno si insinua ovunque e viene coperto dalle autorità e dalla massoneria".

Come se n’è accorto?

"Io sono devoto al Santo Girolamo Savonarola. E il satanico disegno, realizzato dai figli delle Tenebre a fianco l’antica chiesa San Nicolò, era segno di un’azione ben studiata dalla massoneria. Chi sa leggere i segni può capire, niente è a caso".

Può fornirci le prove che è stato lei a cancellare il murales?

"Non ho fatto, volutamente, foto e video".

Sa che con l’autodenuncia rischia conseguenze?

"Ne sono consapevole, ma non mi tiro indietro".

A seguito della sua autodenuncia, ieri sera Fabbri è stato ascoltato in questura dagli agenti della Digos, per verificare se possa essere ritenuto o meno il reale autore del vandalismo contro il murales di via Savonarola, come lui sostiene. Le indagini vanno avanti.