Da Picasso a Wharol, passando per i Rolling Stones e Lady Gaga. Le opere d’arte attraversano anche la grande musica. Punto d’incontro le copertine degli album e le grafiche che hanno fatto la storia dell’industria musicale mondiale. Giovedì 10 ottobre, nell’ala Isotta del Fellini Museum a Castel Sismondo verrà inaugurata la mostra ’Da Picasso a Wharol. Le vinyl cover dei grandi maestri’. Un’esposizione originale di opere d’arte dall’epoca moderna a quella contemporanea, ispiratrici di alcune delle copertine dei vinili che dagli anni ’40 ad oggi hanno rivoluzionato la grafica e il modo di promuovere la musica. Un viaggio che trasporta il visitatore in un mondo in cui la pittura, le illustrazioni e la fotografia si incontra con la musica creando delle vere e proprie opere cult.
In mostra oltre centocinquanta cover d’artista realizzate attraverso disegni, dipinti, sculture e grafiche d’autore; attingendo all’espressione artistica di grandi maestri come Mirò, Jeff Koons, Tapies, Damien Hirst e tanti altri. Senza dimenticare però gli italiani Michelangelo Pistoletto, Francesco Clèmente, Andrea Pazienza e non solo. L’esposizione, fino al 5 gennaio, è organizzata da BlueBlu network e da Diffusione Italia, curata da Vincenzo e Giorgia Sanfo.
Una delle grandi protagoniste a Castel Sismondo sarà l’arte di Andy Wharol, uno dei personaggi che per primo ha compreso la grande forza comunicativa delle cover musicali e l’importanza della riproducibilità seriale di un’opera. All’interno del museo verrà ripercorsa la vita del grande artista di Pittsburgh, dai primi tentativi con la pittura degli anni ’ 40, fino all’ultima cover, quella realizzata pochi mesi prima della sua morte per Mtv. La mostra parte dalle opere di Toulouse Lautrec, grande anticipatore degli artisti dediti alle illustrazioni musicali. Il percorso museale continua attraverso il racconto di alcuni dei più grandi protagonisti dell’arte del Novecento e il loro rapporto con l’industria musicale. In primo piano il racconto delle soluzioni formali per rendere vivo un contenitore come quello del vinile, che ha una dimensione definita e un utilizzo specifico.
Un percorso che ha imposto agli artisti di creare, utilizzando il proprio stile personale, immagini che alle volte hanno innescato autentiche rivoluzioni nel mondo dell’arte e non solo. Tra gli autori di spicco anche Salvator Dalì, Victor Vasarely e Ai Wei Wei. Il percorso lungo quasi cent’anni parte dagli anni ’30 e arriva ai giorni nostri, attraversando stili movimenti e soprattutto eventi che hanno cambiato il mondo. La mostra racconta inoltre le storie delle prolifiche collaborazioni tra il mondo dell’arte e quello della musica. Come nei casi di Lady Gaga e Jeff Koons, dei Rolling Stones con Andy Wharol e di Bruce Springsteen ed Annie Leibovitz.
Federico Tommasini