
La presentazione di Casa Motus, la cui apertura al pubblico è prevista per domenica alle 18
Nuovo contenitore culturale a San Giovanni in Marignano. Si tratta di Casa Motus, spazio per le arti performative che s’intrecciano con la natura, le tradizioni rurali e cura dei corpi. Ìl progetto ha preso forma da Daniela Nicolò ed Enrico Casagrande, fondatori della la compagnia teatrale Motus, che forti di un finanziamento Pnrr per il "restauro e la valorizzazione del patrimonio architettonico e paesaggistico rurale", hanno deciso di trasformare una casa colonica di circa 400 mq in centro di produzione artistica, ricerca interdisciplinare e residenza creativa. Da ora in poi sarà a disposizione di giovani artisti nazionali e internazionali ed eventi culturali, promossi anche dal Comune. L’apertura al pubblico è prevista domenica 22 alle 18, in occasione della tradizionale Festa delle Streghe. Per l’occasione, oltre a visitare gli ambienti della casa, estesa su 400 metri quadri immersi in quattro ettari di verde, come annuncia Casagrande "il pubblico potrà ammirare una parte delle installazioni immersive della mostra Future in the past, archivio di foto, manifesti e altro materiale che racconta i 35 anni dalla nostra compagnia teatrale". Spazio anche alla musica con Vera Di Lecce, performer dalla vocalità arcaica e potente. La sua voce echeggerà tra gli imponenti pini marittimi del giardino antistante, introducendo così la notte che celebra il solstizio d’estate. Casa Motus, in via Melareto 274, come annunciato ieri da Daniela ed Enrico al Teatro Massari, presenti la sindaca Michela Bertuccioli e Francesca Danesi, responsabile di produzione e una rappresentanza di Cna, ospiterà laboratori, workshop, presentazioni, mostre e altre attività, proiettandosi nel futuro. C’è infatti anche l’intenzione di creare una rete con case simili nate in tutta Italia, come la residenza artistica Vallegaudia di Tavullia. Con soddisfazione la prima cittadina, che ha ricevuto in dono una copia delle chiavi della struttura, commenta: "Casa Motus è molto più di un nuovo spazio culturale, è un atto d’amore verso la nostra terra".
Nives Concolino