Nascondevano la coca in hotel Tre spacciatori in manette

Tre pusher albanesi, dai 18 ai 24 anni, sono stati arrestati dopo un'operazione congiunta della polizia locale di Rimini. Avevano trasformato una camera d'albergo in una centrale dello spaccio. Trovati bilancino, cellophane e 2mila euro in contanti. Processati per direttissima, rimessi in libertà con divieto di dimora in Regione.

Nascondevano la coca in hotel  Tre spacciatori in manette

Nascondevano la coca in hotel Tre spacciatori in manette

Una camera di hotel trasformata in centrale dello spaccio da un terzetto di pusher. I tre - che hanno dai 18 ai 24 anni - sono stati arrestati al termine di un’operazione congiunta condotta dagli agenti della squadra mobile e della squadra giudiziaria della polizia locale di Rimini. Il blitz è scattato a seguito delle segnalazioni di alcuni residenti riguardanti una fiorente attività di spaccio di cocaina attorno ad un albergo non lontano dal lungomare Di Vittorio. Gli agenti si erano appostati all’esterno della struttura, finché non hanno notato uno dei tre albanesi, il 24enne, uscire per andare incontro ad un cliente per cedergli una dose di neve.

Poco dopo un altro componente del terzetto, un 20enne, è uscito dall’albergo e ha incontrato due acquirenti salendo sulla loro macchina. Gli agenti hanno quindi deciso di fermare l’auto per un controllo approfondito. Il 20enne ha però avuto la prontezza di prendere il cellulare per avvertire i complici di essere stato scoperto. Complici che senza pensarci due volte si sono affacciati dalla finestra della loro stanza di albergo aprendo le buste di cocaina e disperdendo la polvere bianca nell’aria. La camera è stata quindi passata al setaccio dalle forze dell’ordine impegnate nell’operazione. Non è stato possibile rinvenire droga, anche se gli agenti hanno trovato un bilancino di precisione, del cellophane utilizzato per confezionare lo stupefacente e circa 2mila euro in contanti. Difesi dall’avvocato Giuliano Renzi, ieri mattina sono stati processati per direttissima e rimessi in libertà dal giudice, che ha accolto la richiesta di patteggiamento del legale disponendo però nei confronti del 24enne e del 20enne il divieto di dimora in tutta la Regione.