"Navi da crociera, affare d’oro per Rimini"

Da anni il Club Nautico punta sulle maxi imbarcazioni: "Abbiamo condizioni e servizi ideali per il turismo via mare"

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di Manuel Spadazzi

Per terra, per cielo e per mare. Perché se l’aeroporto Fellini era e resta strategico per la ripartenza del turismo, il Comune di Rimini nell’incontro con la Regione di qualche giorno fa ha messo sul piatto la richiesta di fondi per costruire l’avamporto (opera attesa da anni) e anche l’ipotesi di far attraccare qui le navi da crociera. "Altri porti in Emilia Romagna hanno le infrastrutture che permettono l’ormeggio di navi da crociera e questo deve essere un obiettivo da raggiungere anche per la città di Rimini", ha ribadito Anna Montini, assessore all’Ambiente, nel confronto con la Regione.

Di portare le navi da crociera a Rimini se ne parla da tantissimi anni, in realtà. E a spingere perché questo finalmente avvenga ci sono anche il Club nautico e la consulta del porto. "E’ un settore che può darci molte soddisazioni – assicura il presidente del Club e della consulta, Gianfranco Santolini – tant’è che noi lo andiamo dicendo da anni, sia al Comune che ad altre istituzioni. Buona parte delle navi che arrivano a Venezia potrebbero fare tranquillamente tappa a Rimini. La nostra città, rispetto a Ravenna e Ancona che hanno porti molto più grandi ma prettamente industriali, vanta servizi e condizioni logistiche che sono molto più favorevoli per il turismo via mare. Il nostro porto in questo modo potrebbe diventare una sorta di aeroporto del mare". Accanto alle navi da crociera "è fondamentale ripristinare i collegamenti via mare con la Croazia. Li avevamo, poi con la pandemia non sono stati più fatti ed è stato un errore. Avere traghetti diretti per la Croazia sarebbe un servizio molto apprezzato dai tanti riminesi che vanno a fare le vacanze nelle località croate, e che sono costretti a imbarcarsi da altri porti, e permetterebbe di avere anche turisti dalla Croazia e da altri paesi dell’ex Jugoslavia".

Ma prima "bisogna realizzare a Rimini l’avamporto e garantire un ormeggio sicuro, indispensabile non solo per le navi da crociera ma anche per grandi yacht e altre imbarcazioni. Il governatore Stefano Bonaccini ci aveva promesso, proprio in un incontro al Club nautico durante la campagna elettorale, che la Regione avrebbe realizzato l’intervento entro la fine della legislatura. Noi non ci arrendiamo, e continuare a sollecitare la Regione perché mantenga la promessa".

Il nuovo avamporto "è un’infrastruttura necessaria per Rimini – gli fa eco Stefano Abbà, titolare dell’omonima agenzia marittima – Inutile pensare in grande e dire, come ha fatto adesso l’amministrazione comunale, di voler puntare sulle navi da crociera, se prima non abbiamo strutture adeguate". Ma per portare qui le maxi navi dei turisti "serve anche maggiore disponibilità dalle istituzioni. Noi ci abbiamo provato, ne abbiamo portate alcune, ma sono state imposte misure e limitazioni che non rendono conveniente, anche da un punto di vista economico, l’attracco delle navi da crociera a Rimini". Per Abbà "Rimini, se si creano le condizioni, può diventare una tappa interessante per le piccole navi da crociera, che poi di solito sono quelle che hanno a bordo i turisti con la maggiore capacità di spesa".