Scuole Rimini, i presidi contro i negazionisti del Covid

Alcune famiglie hanno diffidato l’uso di prodotti per la sanificazione. Ma le scuole non ci stanno: "Tuteliamo la salute degli alunni"

Nelle scuole riminesi sono arrivate diffide da parte di genitori

Nelle scuole riminesi sono arrivate diffide da parte di genitori

Rimini, 19 settembre 2020 - Le mascherine sono "un’inutile costrizione". I termoscanner impiegati per misurare la temperatura sono "pericolosi e violano la privacy dei ragazzi". E che dire del gel igienizzante per le mani? "Quello può provocare il tumore".  

I negazionisti del Covid tornano a far sentire la loro voce. Nelle scuole riminesi di ogni ordine e grado stanno arrivando diffide a raffica contro le precauzioni adottate dai presidi. Sono decine gli esposti presentati contro le misure anti-Covid a scuola, sia da parte dei singoli genitori sia dall’avvocato Rocco Sardo, che assiste l’associazione Rinascimento Italia. Il movimento, nato durante il lockdown, è convinto che il virus sia un’invenzione e che gli italiani si trovino sotto dittatura sanitaria... E dopo le mascherine e la misurazione della temperatura, le ultime diffide hanno nel mirino il gel igienizzante per le mani. Considerato "un pericolo per i nostri figli" in quanto provocherebbe danni alla salute, e potrebbe causare addirittura il cancro alla tiroide.  

L’assessore all’Istruzione Mattia Morolli sta raccogliendo con i suoi uffici tutte le segnalazioni e gli esposti. Naturalmente nessuno ha intenzione di dare troppo peso alle diffide arrivate nelle scuole in questi giorni. "Siamo passati dai no-vax ai movimenti no-scan e no-gel. Verrebbe da ridere, se non fosse che ci sono ancora persone, a Rimini come nel resto d’ltalia, che ritengono che il Covid non esista e che la pandemia sia tutta un’invenzione". Le diffide sono arrivate non solo a scuole materne, elementari e medie, ma perfino ad alcuni istituti superiori, compreso il liceo Serpieri. Dove, nonostante gli esposti, si continua serenamente a fare uso del termoscanner per misurare (a campione) la temperatura ai ragazzi.  

Il Comune ha imposto la misurazione della temperatura in tutte le scuole d’infanzia. Tanto ai nidi quanto alle materne i bambini, ogni giorno, vengono sottoposti al termoscanner. "E continueremo a farlo", assicura Lara Verzola, la dirigente dell’istituto comprensivo XX Settembre. Anche qui sono arrivati gli esposti da parte di qualche genitore e di Rinascimento Italia sull’utilizzo del gel igienizzante. "Lasciano il tempo che trovano, noi rispettiamo la legge per tutelare la salute dei bimbi – allarga le braccia la preside – Abbiamo fatto il pieno di prodotti per sanificare le mani, e messo tantissimi dispenser". In questi giorni, all’istituto comprensivo XX Settembre e in tante altre scuole riminesi, sono arrivate pur le mascherine per i bambini e i ragazzi fornite dalla Protezione civile.  

ma.spa.