Rimini, 19 settembre 2024 – Acqua che non si aspetta, altro che benedetta. Acqua che senza pace ieri ha affondato terra e ponte, facendo rivivere nei riminesi l’incubo nero di un’alluvione ancora troppo vicina. Un’acqua come non si vedeva dal 16 maggio 2023 appunto, che dalla notte alle 11 ha flagellato senza sosta la Romagna, riempiendo i misuratori. Sul riminese infatti le piogge sono arrivate a provocare cumuli che localmente hanno raggiunto picchi di 120 millimetri, con l’apice dei 160 millimetri raggiunto alle 11.30 di ieri.
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Città spezzata in due
Acqua di spilli fitti, dal cielo e dai soffitti delle case di Rimini, di cui garage e seminterrati hanno tenuto in scacco le squadre dei vigili del fuoco e della protezione civile messi in campo a pieno organico per drenare la pioggia accumulata e soccorrere le centinaia di persone che una volta levatasi l’alba hanno chiesto aiuto. Anche se la criticità maggiore Rimini l’ha patita, come al solito, in prossimità dei sottopassi. Una città spezzata in due letteralmente, con il traffico in tilt per il periodo che ci è voluto a sgomberare le aree sottostanti ai cavalcavia di una mappa in continuo aggiornamento di ora in ora e che ha interessato tra gli altri il sottopasso di via Galla Placidia, via Firenze (dove si sono anche inabissate tre auto in transito), via cavalieri Vittorio Veneto, via Madonna della Scala, via dei Martiri, via Siracusa, via Lagomaggio, via Sinistra del Porto, via Costantinopoli.
Il caso delfino
Ma l’acqua che stringe i fianchi non si è limitata a lambire gli sportelli delle auto, provocando un fuggi fuggi generale anche nelle scuole. A innescare la tonnara di piccoli studenti sono state le infiltrazioni che hanno costretto a chiudere precauzionalmente in mattinata le attività della scuola ’Delfino’ a Bellariva. I genitori sono stati contattati per anticipare l’uscita e sul posto sono intervenuti anche i vigili del fuoco. Uscita anticipata sempre a Bellariva anche per le scuole elementari Boschetti Alberti, mentre più in generale a impedire il domino di chiusure in corsa è stata la cesoia regionale, con la governatrice ad interim Irene Priolo che ha stabilito per oggi la chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado in provincia vista l’allerta rossa prolungata.
Interdetti gli spazi a rischio
A Rimini, però, non saranno solo le scuole a restare chiuse oggi: il Comune con un’ordinanza ad hoc ha deciso di inibire anche il parco XXV Aprile e tutti gli accessi da via Predil e da via L. Nicolo’ al Ponte di Tiberio e delle banchine del porto canale dal ponte della Resistenza al Ponte di Tiberio. Oggi inoltre verranno sospesi i mercati ambulanti (mercato estivo di Bellariva su Lungomare Di Vittorio, mercato alimentare di Torre Pedrera in Piazza Sacchini, il mercato di piazzale Caduti di Cefalonia, il mercato a chilometro zero presso SGR).
La situazione in provincia
Ma l’acqua ha spaccato anche il monte, con le maggiori criticità idrogeologiche annoverate proprio in Valconca, tra Morciano, San Clemente e Gemmano. Qui si sono verificate decise colate di fango sulla Sp35-bis, intersezione con via Trado dove, dopo la Trattoria La Romagnola, è stato bloccato il traffico su via Morciano. L’arteria viaria è stata chiusa anche nel tratto di San Clemente, in prossimità di via Tavoleto. Una piccola frana invece si è verificata sulla Sp132 a Gemmano in prossimità di via Villa. Il nubifragio si è poi attenuato nel corso della giornata sino a limitare i problemi alla risoluzione di quante cricità si sono accumulate nelle ore di maggiore tensione. Ed è così che l’acqua ha fatto sera e, lentamente, si ritira.