Neonato trovato morto nella culla a Rimini

Il dramma a Marebello. Inutile la corsa disperata in ospedale L’Ausl ha disposto l’autopsia per scoprire le cause del decesso

Inutile la corsa del 118 per il neonato

Inutile la corsa del 118 per il neonato

Rimini, 28 novembre 2020 - Aveva solo quattro mesi ed era diventato il sole intorno al quale ruotavano mamma e papà. Ma un destino crudele lo ha strappato all’amore dei suoi genitori e dei nonni. All’improvviso, gettando nel dolore più atroce la sua famiglia. E’ morto così, nella sua culla, un neonato di quattro mesi. La tragedia è piombata su un famiglia che abita a a Marebello nella tarda mattinata di giovedì.

Mancavano pochi minuti a mezzogiorno quando i genitori hanno notato che il piccolo non si muoveva nella sua culla. Non emetteva nessun suono, era fermo, immobile. Hanno subito capito che qualcosa non andava: il piccolo era esanime, non dava segni di vita. Terrorizzati, ma soprattutto disperati, hanno chiamato il 118 che è accorso a sirene spiegate. Quando i soccorritori sono piombati nell’appartamento, hanno subito compreso la gravità della situazione: il piccolo era in condizioni disperate. Lo hanno immediatamente caricato in ambulanza, sperando che un miracolo si potesse avverare e che quel piccolo corpicino tornasse a muoversi.

Ma la corsa, alla fine, è risultata vana: quando sono arrivati in ospedale, in pronto soccorso, i sanitari non hanno potuto far altro che constatare il decesso. Il piccolo era diventato un angelo, il suo cuore aveva smesso di battere. Per sempre. E una famiglia è piombata nel dolore più atroce. L’Ausl, come prevede la prassi in simili circostanze, ha già disposto che venga effettuata un’autopsia amministrativa per scoprire le cause che hanno portato alla morte del neonato.

Quella più probabile appare quella della sindrome da morte improvvisa del lattante, nota anche come morte in culla, un fenomeno che non trova ancora alcuna spiegazione scientifica. La sindrome colpisce i bambini nel primo anno di vita ed è a tutt’oggi la prima causa di morte dei bimbi nati sani. Spiega la primaria di Terapia intensiva neonatale, Gina Ancora: "Le statistiche dicono che ne accade una ogni duemila nati. Dal 2011 ad oggi sono stati tre i casi di ’morte bianca’ che si sono verificati nel Riminese: nel 2015 era morto a Villa Verucchio un neonato di 40 giorni e due anni dopo una bimba di pochi mesi che era nata prematura".