Niente deroga: stufe e camini vanno spenti

La Regione boccia l’ordinanza del Comune sugli impianti di riscaldamento. È corsa all’adeguamento, ma i tempi si allungano

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Contrordine: stufe e camini dovranno restare spenti. La battaglia del Comune di Rimini e di altri (vedi Santarcangelo) è durata un paio di mesi. Il tempo necessario per ricevere il diniego dalla Regione alla richiesta di deroga all’ordinanza antismog. L’amministrazione aveva portato avanti la propria battaglia fin da inizio ottobre quando, nell’ordinanza antismog che recepiva la norma regionale, aveva stralciato la parte relativa ai divieti di accensione per camini aperti, caminetti e stufe a legna o pellet fino a classe 2 stelle per i territori sotto i 300 metri di altitudine. La motivazione? Un aiuto alle famiglie che avrebbero potuto rinunciare ad accendere l’impianto di riscaldamento, risparmiando sulla bolletta.

Niente da fare. La deroga chiesta da Rimini non è passata e ieri l’amministrazione ha approvato una nuova ordinanza con la quale si adegua e vieta l’uso di camini e stufe nei casi già citati. I cittadini che da oggi cercheranno di correre ai ripari adeguando il caminetto alle norme vigenti, o piazzando in salotto una stufa a pellet, possono deporre le proprie intenzioni. "La realtà è che oggi stiamo esaudendo le richieste di installazioni che ci sono arrivate in luglio – premette Fabrizio Santarini titolare della Casa del marmo e del caminetto a Rimini –. Abbiamo avuto una quantità di ordini smodata, impossibile da soddisfare in tempi limitati. Se oggi un cliente dovesse chiedere un nuovo impianto, non sarebbe possibile esaudirlo entro l’inverno. Non è tanto un problema di reperimento dei prodotti quanto delle tempistiche per le installazioni". Dal 2018 chi vuole adeguare il vecchio camino lo può fare e godere anche di incentivi. "E’ stata una buona legge. Un vecchio camino rende il 10% in calore, mentre uno nuovo arriva all’85%. E stiamo parlando di veri e propri impianti di riscaldamento qualificati".

Riassumendo, chi ha vecchi camini o stufe dovrà rassegnarsi, e limitarsi in questo inverno ad accendere l’impianto di riscaldamento pagando il gas a caro prezzo. "La richiesta di approfondimenti tecnici in vista di una possibile deroga per la parte relativa alla regolamentazione degli impianti a biomassa legnosa – spiega il sindaco Jamil Sadegholvaad - è stata diniegata, nonostante l’impegno della nostra Regione, sostanzialmente per la presenza di accordi tra le Regioni del Bacino Padano", cosa che comporterebbe il rischio "di incorrere in sanzioni da parte dell’Unione Europea".

Andrea Oliva