Niente sconti ai no vax: sospesi altri 30 medici

Salgono a 41 i camici bianchi sanzionati per aver rifiutato la vaccinazione. Il presidente dell’Ordine: "Rimini ha il primato dei disobbedienti"

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di Manuel Spadazzi

Siamo il fanalino di coda per numero di vaccinati in Emilia Romagna. Un primato che Rimini, purtroppo, conferma anche tra i medici. Altri 30 dottori, in queste ore, hanno ricevuto (o stanno per ricevere) il provvedimento di sospensione dalla professione, perché non si sono voluti vaccinare contro il Covid. Sono tanti, tantissimi in un colpo solo. "Ma la lista è destinata ad allungarsi ancora", allarga le braccia Maurizio Grossi, il presidente dell’ordine dei medici di Rimini.

Già all’inizio di questa settimana erano scattati i provvedimenti di sospensione per 11 medici. Ma 3 di questi si erano messi in regola nel giro di poche ore, andando a fare la prima dose per evitare (come prevede la legge) di restare a casa e dover rinunciare allo stipendio fino alla fine dell’anno.

Tra giovedì e ieri poi l’Ausl Romagna ha comunicato all’ordine dei medici di Rimini i nominativi di altri 30 dottori no vax da sospendere. "Arriviamo così a un totale di 41 medici sospesi a Rimini nel giro di poche settimane – fa il punto Grossi – di cui 38 solo questa settimana". Tra i 41 ci sono anche 3 medici ospedalieri, alcuni dottori che fanno anche le guardie mediche, 6 dentisti e 3 pediatri. Uno dei pediatri in realtà esercita, o meglio esercitava a Cesena. Gli ultimi 2 che saranno puniti per non aver fatto il vaccino (sono tra i 30 raggiunti dai provvedimenti di queste ore) lavorano invece come pediatri di libera scelta nella zona del distretto sanitario sud di Rimini, che comprende Riccione, Misano, Cattolica e i comuni della Valconca. E Grossi non nasconde che "per i pediatri siamo in forte difficoltà. Già non sono molti quelli che operano nella provincia di Rimini (se ne contano una quarantina in tutto) e ora, con il procedimento di sospensione avviato nei confronti di due di loro, non sarà facile gestire la situazione".

Tra i 41 medici fin qui raggiunti dal provvedimento, molti sono liberi professionisti che lavorano in ambulatori e cliniche private. "Alcuni dei colleghi per i quali è stata avviata la sospensione li abbiamo chiamato ieri, e non hanno alcuna intenzione di vaccinarsi – confessa Grossi – Vedremo se cambieranno idea...". Alcuni camici bianchi hanno già preparato il ricorso al Tar, e c’è chi aveva inviato nei mesi scorsi una diffida al’Ausl, sapendo che prima o poi avrebbe ricevuto la sospensione. Nel resto d’Italia i giudici del Tar, sui casi già esaminati, hanno confermato la sospensione dei sanitari.

"I numeri di Rimini fanno riflettere – conclude amaro Grossi – Abbiamo 2.300 iscritti all’ordine dei medici di Rimini, e sono già 41 quelli raggiunti da provvedimento di sospensione. Sono il 2%. Significa che a Rimini siamo abbondamente sopra la media nazionale, che è dell’1%. Un primato che non ci fa onore, di cui avremmo fatto volentieri a meno".