Noi e Gaber, ritagli della nostra storia

In "Io, Noi e Gaber", Riccardo Milani racconta la vita di Giorgio Gaber attraverso testimonianze di chi l'ha conosciuto e musica. Un documentario per celebrare il ventennale della sua scomparsa e ripercorrere la sua carriera come cantautore, teatrante, filosofo e pensatore politico.

Noi e Gaber, ritagli della nostra storia
Noi e Gaber, ritagli della nostra storia

Al Cinema Tiberio di Rimini da oggi a domenica è in programma, in prima visione, il documentario di Riccardo Milani ‘Io, Noi e Gaber’: nel ventennale della sua scomparsa, il genio di Gaber è pronto a rivivere sul grande schermo. Chi è stato Giorgio Gaber, per la musica italiana ma soprattutto per noi? È forse da questa domanda che è partito Riccardo Milani per raccontare uno dei cantautori più originali del nostro Paese, ma anche un teatrante, un filosofo, un pensatore politico e un operatore culturale nel senso più alto e nobile del termine.

A raccontarlo, oltre a decine di spezzoni delle sue apparizioni televisive e dei suoi spettacoli teatrali, e molteplici canzoni scritte e interpretate dal Signor G, sono tanti testimoni che l’hanno conosciuto e che a lui si sono ispirati: dalla figlia Dalia Gaberscick, al nipote Lorenzo Luporini e al suo prozio, lo storico paroliere Sandro Luporini (zio del marito di Gaberscick, Roberto) fino alla vedova Ombretta Colli, che non parla mai ma incarna il suo rimpianto. E poi Jovanotti, Ivano Fossati, Gianni Morandi, Paolo Jannacci, Gino e Michele, Fabio Fazio, Michele Serra, Mogol, Rocky Gianco, Claudio Bisio, persino un giovane attore come Francesco Centorame e figure politiche come Mario Capanna e Pier Luigi Bersani.