NOI RIMINESI

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Le manifestazioni e le giornate dedicate a un tema delicato come la violenza di genere, dovrebbero essere un esempio per gli uomini. Anche per riflettere sul loro ruolo e sulle loro azioni per evitare di cadere in comportamenti di vile codardia e di becera violenza, ma anche nella riproposizione di un modello maschilista. Per farlo, occorre avviare un cambiamento culturale che porti a un modello profondamente diverso delle relazioni uomo-donna, in tutte le sfere della vita privata, ma anche pubblica, e in primo luogo sul lavoro. C’è un elemento che deve entrare nella nostra vita e nel nostro lavoro. La prevenzione come capacità di costruire una cultura per evitare drammi che scuotono la nostra coscienza. Per quanto riguarda le donne poi, la lunga e difficile marcia verso l’emancipazione, ha registrato tanti successi. La donna ha acquisito una nuova centralità. Ma qui sta il punto, non è più questione di puntare a un’assimilazione del modello maschile. Si tratta di portare un contributo per correggere le storture di un modello di convivenza che affonda le radici nell’archetipo maschilista-patriarcale. Abbiamo bisogno di una nuova simbologia di maschile e femminile, più moderna.