NOI RIMINESI

Migration

Non sbaglia di molto. Siamo un popolo di santi, navigatori e ansiosi. L’emotività avrebbero dovuto inserirla nella Costituzione. Nulla a che vedere con il self control britannico, o il pragmatismo degli americani. Anche il Covid, come qualunque altra cosa nel nostro Paese, è materia politica. E di conseguenza divisiva. Bianco o nero, Guelfi o Ghibellini, insomma quella solfa lì, applicata in questo caso alla salute. Il che non è proprio rassicurante.

Cambiato il governo, cambiata la comunicazione sulla pandemia. Se vuole un giudizio, ritengo fosse esasperata quella riconducibile alla gestione Speranza, minimalista quella varata dal governo Meloni. E spiego perché. Il martellamento continuo su dati e contagi era diventato asfissiante, ma sottovalutare l’impennata

dei casi contribuisce ad alimentare atteggiamenti scorretti e, di conseguenza, a mettere a rischio anziani e fragili. La strada giusta è informare senza isterismi, impraticabile fin quando la lettura sarà inquinata da preconcetti ideologici. Si passa dall’overdose di virologici all’astinenza. Inguaribili pessimisti.