Rimini, avvocati in piazza: "Non siamo no vax"

Thomas Coppola replica alla lettera firmata da sessanta colleghi riminesi dopo il corteo di sabato

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Volano gli stracci tra gli avvocati riminesi. I primi ad uscire allo scoperto sono stati i quasi 60 civilisti e penalisti del gruppo "Noi avvocati democratici per la difesa della salute pubblica", che in una lettera aperta hanno preso le distanze dalla manifestazione anti-Green pass andata in scena sabato scorso in piazza Cavour a Rimini, bacchettando i colleghi per l’appoggio fornito agli attivisti. Non si è fatta attendere la replica di Thomas Coppola (foto), l’avvocato che insieme al collega Marco Bosco ha presentato un formale reclamo al garante della privacy per contestare l’introduzione del green pass. "Non voglio entrare in polemiche – premette Coppola – tuttavia mi è molto dispiaciuto leggere certe affermazioni da parte dei colleghi riminesi, che evidentemente hanno frainteso i nostri obiettivi e probabilmente stanno facendo molta confusione rispetto al tema del Green pass. Siamo stati chiamati impropriamente avvocati No vax, ma è una definizione che non ci appartiene. Non siamo contrari alla vaccinazione, ma contestiamo il condizionamento della libertà individuali che con l’imposizione de Green pass si intende mettere in atto. Pensiamo poi al tema dei controlli. La normativa voluta dal Governo è in palese violazione di quanto disposto dalla legge sulla privacy. Nessuna norma consente ai titolari di ristoranti e degli altri locali commerciali di poter chiedere dati sensibili. Inoltre è evidente nel caso di specie anche una palese illegittimità costituzionale in violazione dell’articolo 16 riguardante la libertà di movimento". "Vorremmo - conclude Coppola - che i nostri colleghi capissero che stiamo solo dando voce alle legittime preoccupazioni di tanti liberi cittadini".