Michel Halbrecq, aveva 21 anni
Rimini, 7 settembre 2022 - "Non ho sonno, vado a fare una passeggiata. Io vi raggiungo dopo". Sarebbero state queste le ultime parole pronunciate agli amici da Michel Halbrecq, lo studente belga di 21 anni investito e ucciso da un treno regionale diretto a Bologna lunedì verso le 5.20 a Rivabella, all’altezza del passaggio a livello a raso della ferrovia. Secondo gli inquirenti, non si sarebbe trattato di un gesto volontario ma di un tragico incidente.
Tesi, quest’ultima, confermata anche dai rilievi effettuati dalla polizia ferroviaria e dal racconto dei due amici arrivati a Rimini insieme a Michel per trascorrere un periodo di ferie e che hanno passato la serata di domenica insieme a lui. Ieri i ragazzi sono stati sentiti nuovamente dagli agenti della Polfer, ai quali hanno ribadito quanto già detto nel pomeriggio di lunedì, poche ore dopo la tragedia.
Nel comportamento di Michel non c’era nulla che potesse far presagire un tentativo di suicidio. Il 21enne, nei giorni precedenti, si era mostrato tranquillo e non aveva manifestato problemi o turbamenti particolari. Domenica il terzetto ha trascorso la serata in alcuni locali. Una "serata normale", l’hanno descritta gli amici. Dopo aver bevuto qualche birra, due di loro, verso le 3, hanno deciso di fare ritorno nell’appartamento preso in affitto per le vacanze a Rimini.
Michel invece ha detto di non avere ancora sonno e che avrebbe continuato a passeggiare da solo. Quando il macchinista del treno ha visto il giovane che transitava sui binari, era già troppo tardi per evitare l’impatto. Il corpo è stato ritrovato tra la massicciata della ferrovia e gli alberi che fiancheggiano il tracciato. Del fatto è stata avvisata l’ambasciata belga in Italia, che si è prontamente attivata per rintracciare i genitori del ragazzo. L’ipotesi è che il turista abbia attraversato incautamente i binari senza accorgersi del treno che stava sopraggiungendo.
LA TRAGEDIA /
