"Non manderemo i nostri figli a San Vito"

Tornano alla carica i genitori dei ragazzi della media ’Saffi’, costretti al trasloco per i ritardi dei lavori: "Il Comune ci ripensi"

"Non manderemo i nostri figli a San Vito"

La protesta dei genitori dei ragazzi della ’Saffi’ lunedì in municipio

Il faccia a faccia di lunedì non ha placato gli animi. Anzi. Si fa sempre più duro a Santarcangelo lo scontro tra il sindaco Filippo Sacchetti e i genitori dei ragazzi della media ’Saffi’ che, a settembre, saranno trasferiti altrove, all’elementare ’Pascucci’ e a San Vito, a causa dei forti ritardi nei lavori alla scuola. Scontro che passa anche dai social. "Sacchetti, pubblicando anche su Facebook la sua versione dei fatti confezionata a tavolino per l’incontro, si aspettava di raccogliere consensi? – attaccano le famiglie – Oppure è stato il modo per capire quanto fosse grande il problema?". I genitori hanno manifestato da subito il malcontento per la soluzione proposta dal Comune, con la raccolta firme (oltre 230 gli aderenti) e il flashmob sotto il municipio. Sui social hanno rilanciato attraverso lo slogan A San Vito non voglio andare.

"Abbiamo fatto emergere – proseguono i genitori – una serie di problemi, a cui il Comune dovrà dare risposta: non potrà risolvere tutto garantendo gratis il trasporto pubblico ai i ragazzi coinvolti (250, di cui oltre 100 a San Vito)". I genitori si chiedono se "i bus saranno davvero in grado di non lasciare a piedi nessuno dei 100 ragazzi che saranno trasferiti a San Vito, di farli arrivare in tempo per le coincidenze tutti i giorni, anche quando il traffico è più intenso". Per garantire le coincidenze "andranno fatte variazioni alla durata delle lezioni? Come riuscirà la scuola a garantire rimodulare gli orari di lezione con professori che si spostano su più plessi, senza che ci siano ritardi o che i ragazzi si trovino con accavallamento di orari dello stesso docente per evitare i troppi spostamenti?". Mamme e papà prevedono già "quello che accadrà ai ragazzi abbondonati a San Vito nei giorni di sciopero: enormi disagi, nessun mezzo che li riporti a Santarcangelo". Inoltre gli studenti "non potranno socializzare coi coetanei" (quella di San Vito è un’elementare) e faranno meno ore di laboratorio". Per i genitori l’unica soluzione resta quelle di aule prefabbricate, "ma il Comune non si è preoccupato di chiedere i preventivi aggiornati per le strutture" e di valutare così l’ipotesi". "Aver rimandato il prossimo incontro con noi a dopo Ferragosto, quando bastavano alcune telefonate per avere i preventivi, ci ha molto amareggiato – concludono i genitori – La scuola e i ragazzi pagano le conseguenze di una gestione poco trasparente: il sindaco sapeva da settimane dei ritardi e ha cercato la soluzione più semplice ma forse non la più economica, certamente non la più giusta".