’Non vogliamo essere dimenticati’

Domani mattina flash mob degli infermieri davanti alla Prefettura

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Maglietta bianca e sacchi dell’immondizia ai piedi. Saranno vestiti così gli infermieri, in massima parte del sindacato ’Nursing up’ che si sono dati appuntamento per le 10 di domani mattina davanti alla Prefettura. E’ il flash mob per protestare contro il governo che gli ha “voltato le spalle” e far sentire la loro voce. Questa forma di protesta del sindacato degli infermieri Nursing Up toccherà molte città d’Italia oltre a Rimini: il 5 saranno a Ferrara, l’8 a Ravenna e il 9 a Bologna davanti alla Regione.

"Non vogliamo essere dimenticati – spiega Anselmo Torri, responsabile provinciale di Rimini di Nursing up – per mesi siamo stati definiti degli angeli, degli eroi. Adesso passata questa emergenza vogliamo che la figura dell’infermiere venga rivalutata e riconsiderata da ogni lato". Tanti i punti che gli infermieri rivendicano, ad iniziare dalla stessa visione dell’infermiere: non un eroe, ma un professionista da valorizzare sempre di più.

Il contratto è scaduto da tempo.

"Noi consegneremo un documento al prefetto con le nostre rivendicazioni –aggiunge Torri – ad iniziare da un adeguato riconoscimento economico per quello che abbiamo fatto e che giornalmente facciamo. In più chiediamo anche un adeguamento delle nostre indennità festive e notturne che sono ferme addirittura al 1994". Altro tasto dolente gli organici.

"Questa emergenza ha dimostrato la necessità di avere più infermieri: in Italia ne mancano 53mila. "Vogliamo un futuro diverso - dichiara Antonio De Palma, presidente nazionale di Nursing up - costruito sul rispetto della dignità professionale, per una categoria, quella degli infermieri, che continuerà ad essere chiamata a combattere al ‘fronte’ ogni volta che ce ne sarà bisogno, come fa sempre un buon soldato".