"Serve una campagna di comunicazione nazionale, capace anche di cambiare l’immagine della città uscita sui media negli ultimi mesi". Quanto dice Luca Cevoli, direttore di Federalberghi, non è solo legato ai tweet di rapper, ai Rolex rubati o alle tragedie in stazione che hanno portato il nome di Riccione in giro per il paese negli ultimi mesi. La città, come il resto della riviera riminese, soffre un calo importante dei turisti italiani rispetto al 2019, anno pre pandemico. I turisti lombardi hanno ‘tradito’ la Perla verde volando nei paradisi tropicali ora che il Covid non è (quasi) più un problema. Le presenze lombarde sono crollate per un -6,5%. "Le singole strutture possono investire per alzare il livello qualitativo e intercettare una clientela con maggiori capacità di spesa" spiega Claudio Montanari. Ma bisogna poi comunicare una Riccione nuova, sicura, verde, dove la qualità della vita e della vacanza siano alte, e di questo Federalberghi sente la necessità. "Le condizioni che stiamo affrontando stanno portando mutamenti nelle strategie commerciali delle attività - prosegue Montanari -. Il 53% degli intervistati dice che negli ultimi tre anni ha cambiato il modo di lavorare e tra quelli che non lo hanno ancora fatto il 76% vuole cambiarlo per il prossimo anno". Gli albergatori sono a un bivio: "O subire il cambiamento oppure provare a gestirlo". Ed è per questo che hanno bussato in municipio.