"Nuova scogliera per proteggere il porto"

ll sindaco Giorgetti lo annuncia di fronte a cinquanta tra pescatori e diportisti. Appalto a novembre. Sarà pronta per l’estate 2024

"Nuova scogliera per proteggere il porto"

"Nuova scogliera per proteggere il porto"

L’onda stavolta l’hanno creata loro. Una cinquantina tra pescatori (in maggioranza) e diportisti sono stati ricevuti in municipio dal sindaco Filippo Giorgetti. Tema: la messa in sicurezza del porto, divenuta non rinviabile dopo le recenti tre pesanti mareggiate registrate negli ultimi quattro mesi, con danneggiamenti e barche (da diporto) affondate nella parte monte del porto. Sala consiliare gremita come non si vedeva da tempo, con il sindaco che ha dato l’annuncio tanto atteso: gara d’appalto e affidamento dei lavori per un ’pennello’ di scogliere a protezione dell’imboccatura portuale entro novembre; 4-5 mesi per i lavori, e porto sicuro già per l’estate 2024. Un intervento da circa due milioni di euro, 850mila provenienti da finanziamento regionale. "Bellissimo e partecipato incontro, con marinai e diportisti – commenta Giorgetti –. Il progetto è stato avviato da tempo, i fondi regionali sono già stanziati, la rimanente somma viene dall’amministrazione comunale, che l’ha prevista nel bilancio triennale delle opere pubbliche. Prevediamo di concludere l’iter in questi mesi, facendo la gara d’appalto a novembre, avviando i lavori da terminare in alcuni mesi".

L’intervento si basa sulla proposta progettuale firmata dall’ingegner Mancinelli, già progettista di numerosi porti in Adriatico, che prevede il prolungamento del molo di levante, lato Igea, per un’ottantina di metri, fino al congiungimento con l’attuale scogliera di fronte al Polo Est. Lo stesso Mancinelli aveva proposto inizialmente un’opzione, quella di realizzare un pennello di scogliere trasversale rispetto al porto, poco fuori dall’imboccatura. Di lunghezza analoga all’altro, sugli ottanta metri.

Una parte dei pescatori ha sollevato perplessità sul prolungamento del molo, temendo che anche a Bellaria Igea Marina si crei un "effetto lavatrice" simile a quello che ha creato tanti problemi per l’ingresso nel porto di Rimini in condizioni di mare grosso da nord. Ovvero, si metterebbe in sicurezza l’ormeggio all’interno del porto, ma per chi rientra con mare mosso sarebbero difficoltà aggiuntive. "Noi ci baseremo – ha spiegato il sindaco – sulla relazione tecnica del progettista. Ma per chiarire e fugare ogni perplessità abbiamo previsto un nuovo incontro con lo stesso Mancinelli, alla presenza della marineria tutta, entro qualche settimana. Dopodiché si deciderà in via definitiva quale soluzione scegliere". Lo stesso Giorgetti ha parlato della possibilità, in caso di scelta sul prolungamento del molo, di ottenere una sorta di approdo turistico naturale lato Igea, utilizzabile durante la stagione estiva. Il che consentirebbe alla città di Panzini di venire in futuro inserita nel Prit (Piano integrato regionale dei trasporti), con la possibilità di accedere a futuri finanziamenti. Già approvati gli atti amministrativi per due stralci di intervento, il secondo per la ’darsenina’. "Siamo soddisfatti per l’esito dell’incontro e l’annuncio di tempi precisi per la messa in sicurezza del portocanale – il commento di Nicola Ianniello, presidente del Circolo Nautico –. Sulla scelta tra le due opzioni, prolungamento del molo o pennello di scogli esterno, la scelta verrà dopo il confronto col progettista. Ma il nostro porto è diverso da Rimini, non credo avremmo problemi con l’ingresso delle barche. Bene anche la possibilità di una darsenina lato Igea". Prima dell’incontro il fotografo del Carlino è stato invitato ad andarsene dal presidente dei pescatori. Stava lavorando, nell’esercizio del diritto - dovere di cronaca.

Mario Gradara