"Nuovo centro culturale al posto dell’ex cinema"

Il progetto ‘Ritorno all’Astoria’ termina a fine anno, ma il Comune sa cosa fare. La vicesindaca Bellini: "L’obiettivo è quello di uno spazio che manca"

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Quello partito ad agosto sarà un calendario ricco di iniziative per i ritrovati spazi dell’ex cinema Astoria: dalla scuola di fumetto agli spettacoli di jazz, dagli stage di recitazione, doppiaggio, ai corsi di restauro e pittura, le mostre, le presentazioni di libri, gli incontri con gli autori e i gruppi culturali. Un evento al giorno grazie al contributo di una ventina di associazioni e un migliaio tra cittadini e studenti che hanno partecipato alla prima fase partecipativa del progetto “Ritorno all’Astoria”. Una sperimentazione che sta dando ottimi risultati, con un approccio che ribalta i concetti abituali: nessuna gestione imposta dall’alto, ma un gruppo di cittadini e associazioni che lavorano insieme alle scuole e alle istituzioni. Da agosto è partito un cartellone di eventi condivisi, in continuo aggiornamento e consultabile sulla pagina www.facebook.comRitornoAllAstoria, che vedrà animare ogni giorno gli spazi dell’ex cinema con iniziative legate al mondo della cultura e delle arti performative, tra eventi, corsi, spettacoli e formazione. Il progetto “Ritorno all’Astoria” terminerà il 31 dicembre, ma l’amministrazione comunale di Rimini ha le idee chiare sul suo futuro. È stata infatti presentata ieri mattina la domanda per accedere ai contributi prevista dalla legge regionale per gli investimenti nel settore dello spettacolo. "L’obiettivo è quello di uno spazio nuovo, che manca – afferma la vicesindaca Chiara Bellini –, in linea con le migliori esperienze europee, come il Barbican Centre di Londra, ad esempio. Non solo uno spazio per il teatro sperimentale e per la danza, non solamente una sala da concerto o un luogo per la formazione artistica, un ambiente per la presentazione di libri o conferenze, bensì tutto questo insieme, sfruttando la modularità degli spazi, l’accessibilità esterna e le diverse possibilità date da una struttura che sarà insieme spazio per le performance artistiche e centro civico di comunità. Un luogo che saprà coniugare progetti artistici di respiro internazionale con le iniziative delle cittadine e cittadini del territorio. Un’idea nuova con radici vissute, rinforzata non tanto da decisioni dall’alto, ma da un processo partecipativo ancora in essere dove sono stati i cittadini e cittadine con le associazioni a fare le loro proposte".