
Le modifiche presentate un mese fa dalla società immobiliare e da Conad non sarebbero adeguate: l’ultima parola spetta alla conferenza dei servizi, ma sono sempre più ridotte le possibilità che l’operazione vada in porto.
Salta il banco... Il progetto per il nuovo Mercato coperto di Rimini è destinato, probabilmente, a restare chiuso in un cassetto. La partita si concluderà nel giro di poche settimane, ma molto difficilmente l’intervento avrà il via libera. Anche l’ultima versione del progetto presentata dal colosso immobiliare Renco e da Conad per la nuova struttura, depositata a seguito dell modifiche e delle integrazioni richieste dal Comune e dagli altri enti competenti, non sarebbe adeguata. Il condizionale – per ora – è d’obbligo: a Palazzo Garampi le bocche rimangono cucite, in attesa che la conferenza dei servizi l’organo che riunisce tutti gli enti competenti chiamati a esprimersi) dia il parere definitivo sull’ultimo progetto.
Renco e Conad, in seguito all’ultimatum ricevuto dal Comune a inizio gennaio, hanno consegnato il 21 febbraio l’ultima versione del progetto, che ora è al vaglio. Ma a Palazzo Garampi hanno già dato un’occhiata. È emersa, ancora una volta, una distanza tra ciò che propongono Renco e Conad e le modifiche che erano state richieste. In sostanza, il progetto non rispetterebbe tutte le caratteristiche previste nel bando che Renco e Conad avevano vinto nel 2023. Una delle questioni irrisolte resta la disposizione degli spazi tra la pescheria, i banchi dell’ortofrutta e i box. Ma ci sono anche altri aspetti che non tornerebbero, nell’ultimo progetto depositato il 21 febbraio. E poi c’è, anche, una questione economica: Renco ha avanzato una richiesta di un contributo, a fronte dei maggiori costi per la realizzazione dell’opera. L’investimento complessivo inizialmente era stato quantificato in 27 milioni. Ma secondo la società ne servono di più per realizzarlo.
Ecco perché il progetto del nuovo Mercato coperto di Rimini rischia di naufragare. Un progetto che prevede una nuova struttura su 4 piani: i banchi di frutta e verdura, di pesce, gli altri negozi e il supermercato al piano terra, uffici al primo, ristoranti e bar negli altri piani e una terrazza panoramica all’ultimo. Compresa nell’intervento c’è anche la riqualificazione degli spazi esterni.
Se la conferenza dei servizi boccerà anche quest’ultima versione del progetto, non se ne farà più nulla. Per la gioia, probabilmente, degli operatori stessi del Mercato coperto (oltre un centinaio), che non hanno mai gradito fino in fondo il progetto e, soprattutto, hanno manifestato forti timori per l’aumento dei canoni previsti con la nuova gestione con Renco e Conad. Ma per la città, se l’operazione non va in porto, questa rischia di essere una grande occasione persa. Anche perché il Mercato coperto ha comunque la necessità di essere riqualificato: l’edificio attuale va sistemato e adeguato dal punto di vista igienico-sanitario. Da gennaio è direttamente il Comune a gestire il Mercato coperto, dopo che il consorzio è stato sciolto. E toccherà all’amministrazione farsi carico, nel caso, degli eventuali interventi di sistemazione.