LORENZO MUCCIOLI
Cronaca

Nuovo ricorso per la libertà di Louis. Impugnato il rigetto del giudice: "Dassilva non si trovava in garage"

Gli avvocati del 35enne indagato per l’omicidio di Pierina Paganelli fanno appello a un nuovo Riesame dopo il "no" del gip alla scarcerazione: "Nessun riscontro oggettivo per collocarlo lì la mattina del 4 ottobre".

Louis Dassilva si trova in carcere dal 16 luglio, giorno del suo arresto (. in foto Migliorini. ) per l’accusa di omicidio pluriaggravato

Louis Dassilva si trova in carcere dal 16 luglio, giorno del suo arresto (. in foto Migliorini. ) per l’accusa di omicidio pluriaggravato

e Francesco ZuppirolLa battaglia va avanti. "Non ci sono elementi individualizzanti che dicano che Louis Dassilva la mattina del ritrovamento del cadavere si trovasse nel garage di via del Ciclamino prima che scattasse la chiamata al 118". Ecco perché gli avvocati Riario Fabbri e Andrea Guidi, che difendono il 35enne accusato dell’omicidio di Pierina Paganelli, sono tornati alla carica. Ieri mattina hanno depositato un nuovo ricorso per chiedere la scarcerazione di Dassilva, chiamando in causa per la terza volta il Tribunale del Riesame di Bologna, che si è già espresso nel merito il 9 settembre 2024 e poi il 17 aprile scorso, negando in entrambi i casi la libertà a Louis.

L’ultima mossa dei legali del senegalese mette nel mirino l’ultima ordinanza del gip Vinicio Cantarini che, il 14 aprile scorso, dopo aver acquisito in incidente probatorio le dichiarazioni della nuora della vittima, Manuela Bianchi, ha rigettato l’istanza di scarcerazione di Louis. Questa volta i giudici bolognesi non saranno chiamati a esprimersi sulla misura cautelare nella sua interezza, bensì sui motivi che saranno presentati dagli avvocati nel documento depositato. A partire da ieri, ci sono 20 giorni di tempo per convocare l’udienza e prendere così una nuova decisione. "Noi sosterremo – ha detto l’avvocato Guidi – che non sussistono riscontri oggettivi, per intenderci una prova sufficiente, per dire che Dassilva fosse in quel garage la mattina del 4 ottobre 2023. Manuela Bianchi mente". In pratica la difesa punta a scardinare la prova logica sulla quale si basa tutta la seconda ordinanza di Cantarini. La nuora Manuela ha detto infatti che la mattina del ritrovamento del cadavere della suocera, Dassilva l’avvertì che c’era un corpo oltre la porte tagliafuoco e che le diede istruzioni su come comportarsi con 118 e polizia.

Nel frattempo procedono le indagini della squadra mobile per rafforzare gli elementi già in possesso degli inquirenti a carico di Dassilva. Non solo l’intercettazione di Valeria Bartolucci – anticipata dal Carlino – che in auto col marito Louis parlando dell’imminente convocazione in questura, il 1° novembre 2023 disse: "Se mi richiamano anche a me... dobbiamo vedere se c’è... se ero sveglia a quell’ora... questa cosa io non la so... cazzo gli dico... non lo so!". Gli sforzi degli investigatori sono tesi anche a dimostrare una sorta di abitudine tra i coniugi nel comunicare tra loro dentro casa coprendo porzioni di conversazioni con espedienti come tirare l’acqua della doccia oppure anche attraverso presunti ‘bigliettini’. Sotto la lente resta poi l’audio della telecamera nei garage, per cui attraverso un’integrazione di perizia fonica è stato determinato dal consulente della procura che il suono della porta tagliafuoco del civico 31 all’epoca dei fatti avrebbe potuto non sentirsi nel caso in cui la porta fosse stata accompagnata e accostata.