
Il Centro stile è stato fondato 40 anni fa da Castiglioni e Tamburini
Un tavolo urgente per scongiurare la chiusura a San Marino di un’azienda storica. È quello al quale oggi siederanno i rappresentanti del governo, l’azienda, i sindacati, gli industriali. Al centro dell’incontro la chiusura, preannunciata dalla Centrale sindacale unitaria nei giorni scorsi, del Centro stile Mv Agusta di Valdragone. Un appello, quello dei sindacati, subito accolto dal governo che ha portato la questione sul tavolo del Congresso di Stato. A partecipare all’incontro saranno il segretario di Stato al Lavoro, Alessandro Bevitori e insieme a lui i colleghi Marco Gatti e Rossano Fabbri, rispettivamente alle Finanze e all’Industria. Nei giorni scorsi la Csu ha espresso preoccupazione per la sorte dei 22 dipendenti della storica azienda di San Marino di proprietà della Ktm. Centro stile Mv Agusta opera in un settore di eccellenza, quello della progettazione e realizzazione dei prototipi del prestigioso marchio di moto Mv Agusta. Fondato nei primi anni ‘90, il Centro stile nacque quando Cagiva acquisì Ducati e affidò a Massimo Tamburini la progettazione dei nuovi modelli. Originario di Rimini, il designer e Castiglioni decisero di stabilire il centro a San Marino, anche grazie ai vantaggi fiscali offerti dalla Repubblica del Titano. Qui furono progettate alcune delle ultime Ducati sotto il marchio Cagiva, tra cui la Monster e la 916. Successivamente, con l’acquisizione di Mv Agusta da parte di Castiglioni, il Centro stile e Tamburini giocarono un ruolo cruciale per la creazione di modelli iconici come la F4 e la Brutale.
Nei giorni scorsi si è appreso che il centro sarà trasferito alla Schiranna, sulle rive del lago di Varese. "Una decisione – spiegano dal quartier generale in riva al lago – presa da tempo e ora attuata per un motivo comprensibile: quello di una maggiore funzionalità data dalla contiguità del centro stile con le officine dove vengono creati i prototipi delle varie componenti e dove vengono assemblati e testati". Il sindacato sammarinese chiede al governo "un intervento volto a scongiurare i licenziamenti annunciati e salvaguardare un settore d’eccellenza per la nostra Repubblica, il cui punto di forza risiede proprio nella professionalità dei dipendenti: designer, ingegneri e tecnici al più alto livello della tecnologia motoristica".