Omicidio Angela Avitabile a Rimini, il marito killer: "Non volevo uccidere mia moglie"

Le prime parole di Raffaele Fogliamanzillo che ha ammazzato la donna con sette coltellate in via Portogallo. Oggi l’udienza davanti al giudice

Rimini, 25 aprile 2022 - Un’altra notte in carcere. Poi, oggi, Raffaele Fogliamanzillo comparirà davanti al Gip del tribunale di Rimini per l’udienza di convalida. Racconterà la sua verità su quella lite con la moglie Angela Avitabile culminata in un delitto, di cui lo stesso 62enne, originario di Torre Annunziata, si è dichiarato responsabile. L’uomo si trova in cella ai ‘Casetti’ con l’accusa di omicidio volontario aggravato. Ha ucciso la moglie, sua coetanea, con diverse coltellate – a quanto pare sette – di cui una fatale, alla gola. Poi è andato a costituirsi in Questura.

Omicidio Rimini, il killer si pente. "Se potessi tornare indietro non la ucciderei"
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Ha spiegato di aver agito per gelosia, convinto che la donna lo avesse tradito con un altro uomo, il fratello del genero. Ma questa, secondo la tesi degli inquirenti, altro non è che un’ossessione senza fondamento, forse legata alla patologia di cui soffriva: una sindrome ansiosa-depressiva, disturbi per i quali l’uomo era seguito dal centro di igiene mentale di Rimini e per i quali assumeva farmaci.

"L’ho uccisa perché mi aveva dato del ‘cornuto’, mi tradiva da nove anni" ha raccontato Fogliamanzillo agli inquirenti. Nella giornata di venerdì il 62enne ha ricevuto la visita in carcere del suo legale, l’avvocato Viviana Pellegrini. "Angela è morta per davvero?" ha chiesto alla professionista. Lui stesso avrebbe raccontato agli inquirenti di non sapere cosa gli fosse passato per la testa in quel momento, di aver sperato che la moglie non fosse morta, che se potesse tornare indietro non l’amazzerebbe. La realtà dei fatti è però un’altra: Angela Avitabile è morta, vittima di un brutale femminicidio che si è consumato nella serata di venerdì in un appartamento di via Portogallo (video). "L’ho uccisa perché mi tradiva" ha insistito il marito, ed è questa la tesi che lui continua a portare avanti.

L’inchiesta è coordinata dal sostituto procuratore Paolo Gengarelli. Fogliamanzillo sarà sottoposto a una perizia psichiatrica. La Procura ha nominato il medico legale Filippo Pirani che si occuperà di effettuare l’autopsia sul corpo della vittima: l’esame sarà effettuato nella giornata di domani. Intanto è stata sentita anche la figlia della coppia.

Come detto, Raffaele sospettava che la moglie, con la quale era sposato da quarant’anni, avesse un flirt clandestino con un altro uomo più giovane di lui, il fratello del genero. Un primo campanello d’allarme c’era stato il 30 settembre scorso, quando la futura vittima aveva chiamato i carabinieri lamentando di essere stata aggredita. Alla fine di febbraio la donna si era presentata nuovamente dai militari dell’Arma per presentare denuncia per minacce. Nei confronti del 62enne era stato aperto, d’ufficio, un fascicolo per maltrattamenti in famiglia e il 4 aprile scorso la donna era stata sentita dai militari, ai quali però aveva confermato che da allora il marito non si era più reso protagonista di episodi di aggressività. Poi il delitto, commesso con un coltello a serramanico che a Fogliamanzillo era stato regalato proprio dalla moglie. Le indagini appureranno i fatti e faranno chiarezza su ciò che è accaduto realmente e non solo nella mente dell’omicida reo confesso. "La violenza sulle donne non è un fatto privato, ma coinvolge ognuno di noi" le parole di Emma Petitti, presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia Romagna.