Rimini, 10 marzo 2016 – Una condanna raddoppiata, da 15 a 28 anni di reclusione. La Corte di Appello del tribunale dei minorenni di Bologna ha, infatti, condannato a 28 anni, con l’accusa di concorso in omicidio, il giovane, da poco maggiorenne, che secondo l’accusa aveva partecipato con Dritan Demiraj, 30enne albanese, all’omicidio di Silvio Mannina e Lidia Nusdorfi, commessi rispettivamente a Rimini e a Mozzate (Como) tra il 28 febbraio e il primo marzo del 2014.
La sentenza ribalta quella di primo grado nella quale il ragazzo (anche lui di nazionalità albanese e fratello di un conoscente di Demiraj), all’epoca minore, era stato condannato a 15 anni. Mentre in primo grado gli era stato riconosciuto il concorso solo per l’omicidio di Mannina, l’appello ha contestato entrambi gli omicidi per via della sua presenza a Mozzate dove era stata uccisa a coltellate la Nusdorfi.
A inchiodarlo era stata la testimonianza di Monica Sanchi, ex compagna di Demiraj, anche lei coinvolta nella vicenda. Lunedì a Rimini si avrà la sentenza di primo grado nei confronti di Dritan Demiraj, reo confesso di entrambi gli omicidi, di suo zio Sadik Dine e di Monica Sanchi.