Omicidio oggi Rimini: uomo ucciso a sprangate in testa. L'assassino confessa

Il delitto all'alba vicino al depuratore di Misano Adriatico, vittima un 54enne. L'aggressore è un vicino di casa: litigavano per una fioriera

Rimini, 12 gennaio 2022 - Violento omicidio all'alba di oggi a Misano Adriatico, nel Riminese, dove un uomo intorno alle 6.30 è stato barbaramente ucciso a sprangate con un  bilanciere da palestra per il sollevamento pesi, da un cittadino di origine straniera residente da anni in Romagna, suo vicino di casa. L'aggressore è stato fermato dai carabinieri di Riccione e durante l'interrogatorio ha confessato.

La vittima era un 54enne originario della provincia di Potenza: sarebbe stato colpito svariate volte al capo. A chiamare i carabinieri un altro vicino di casa dopo aver sentito i due urlare. Nella zona, nei pressi del depuratore di Misano Adriatico, sono ospitate alcune persone in difficoltà economiche.

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L'annosa lite per una fioriera

Vittima e assassino erano vicini di casa: abitavano in due moduli contigui messi a disposizione del Comune per persone indigenti. I dissapori risalgono a un anno e mezzo fa e sono nati per quelli che si definiscono 'futili motivi': trattasi del posizionamento di una fioriera tra le due abitazioni. Ne era nata una lite violenta: il presunto assassino aveva spintonato la vittima, che cadendo a terra si era fatta male (lesioni guaribili in tre giorni), e gli aveva rotto il cellulare. La vittima aveva presentato denuncia nei confronti del vicino di casa. 

Solo in questi giorni è arrivato l'avviso di inizio indagini, e l'assassino non c'ha visto più: intorno alle 6 si è presentato davanti a casa sua brandendo il bilanciere da palestra per il sollevamento pesi. Quando il vicino è rientrato dal lavoro (era dipendente di un'azienda fornitrice di Hera e faceva il turno di notte), l'aggressore l'ha affrontato per convincerlo a rimettere la querela, ma quello ha rifiutato. Ne è nata una violenta discussione, in cui l'assassino, in preda alla rabbia, ha colpito il vicino alla testa più e più volte.

Lasciando l'uomo in terra agonizzante, l'aggressore è poi rientrato a casa sua in stato confusionale, si è seduto in bagno ad aspettare i carabinieri. All'arrivo dei militari, la vittima era ancora in vita, respirava appena, ma a nulla sono valse le manovre di rianimazione praticategli sul posto. 

L'uomo ha 5 figli, che abitano a Potenza.