Rimini, 28 maggio 2025 - Potrebbe essercene un altro, di incidente probatorio, nell’ambito dell’inchiesta per far luce sull’omicidio di Pierina Paganelli. Dopo la cristallizzazione degli esiti degli accertamenti sul Dna, sui telefoni di Louis Dassilva, sulla telecamera della farmacia San Martino e sulle dichiarazione rese da Manuela Bianchi, ex amante del 35enne indagato per omicidio, ora gli avvocati di Louis Dassilva ne hanno richiesto un quinto.

Nello specifico, i legali Riario Fabbri e Andrea Guidi hanno annunciato di aver depositato al gip Vinicio Cantarini la richiesta di un incidente probatorio di natura fonica, finalizzato ad accertare se i suoni che vengono percepiti dalla telecamera di un condomino e posta nei garage di via del Ciclamino 31 siano intelleggibili e, se si, se siano riconducibili a voci umane, nonché a riconoscere suoni di oggetti, quali basculanti, porre tagliafuoco o ascensori.
Insomma, la richiesta dei difensori di Louis Dassilva, in carcere dal 16 luglio 2024 dopo i nuovi e recenti rigetti agli appelli di scarcerazione, è insomma di cristallizzare mediante perizia di un consulente super partes incaricato dal Tribunale ciò che la telecamera posta a 60 metri circa dal luogo dell’omicidio di Pierina Paganelli registrò in alcuni momenti precisi. Sotto la lente, gli avvocati hanno chiesto che siano posti sia il pomeriggio che la sera del 3 ottobre 2023, quando Pierina fu uccisa nel seminterrato di via del Ciclamino 31 con 29 coltellate alle 22.13.
Ancora, la richiesta si estende alla perizia dei suoni anche della notte tra il 3 e il 4, nonché la mattina del 4 ottobre, quando per la procura - così come testimoniato anche da Manuela Bianchi - Dassilva e la nuora si sarebbero incontrati nel garage prima del ritrovamento del cadavere della vittima. “Ogni spazio temporale ha un motivo per cui vanno approfonditi i dati raccolti dalla Cam”, hanno brevemente commentato i legali di Louis.