Omicidio Riccione, vicini sotto choc. "Rosa era un angelo"

Il racconto: "Non ci crediamo, mai uno screzio"

Omicidio Riccione, il cadavere di Rosa Santucci viene portato fuori dalla casa (Foto Bove)

Omicidio Riccione, il cadavere di Rosa Santucci viene portato fuori dalla casa (Foto Bove)

Riccione (Rimini), 8 gennaio 2020 - La morte violenta di Rosa Santucci ieri mattina ha sconvolto viale Chieti, strada di villette che da viale Abruzzi sale ripida fino al Cocoricò. Il via vai dei carabinieri, uomini della scientifica, fin dal momento in cui la notizia (video) si è diffusa, verso le 11,40, ha frastornato e creato smarrimento tra i vicini, che facendo capolino tra balconi e giardini, cercavano di capire cosa fosse successo. Nessuno di loro si è accorto di alcunché, nessun rumore, nessun urlo. Ed è stato davvero uno shock per tutti, quando ieri in serata si è appreso che il responsabile di quella morte assurda e brutale era stato il nipote, che viveva con lei da circa un anno.

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Un dramma per tutti, famigliari e conoscenti. Tutti in zona ricordano l’anziana signora, come persona cordiale, di compagnia e anche di fede. Legata alla parrocchia di San Martino, per lungo tempo ha fatto la "messaggera", portando alle famiglie del vicinato il giornalino e gli avvisi della parrocchia. La Santucci frequentava anche il Centro di Buon vicinato del parco accanto alla chiesa di San Francesco, dov’era molto apprezzata, non solo perché socievole, ma anche per le sue doti culinarie. Ai fornelli era un’ottima cuoca.

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Rimasta vedova, all’incirca un anno fa, suo nipote era andato a vivere con lei al piano rialzato della villetta, dove ieri la donna è stata trovata senza vita, mentre il papà e la mamma, stimatissima insegnante, erano rimasti al piano superiore. I residenti che nel viale si conoscono tutti, non parlano che bene dell’intera famiglia "mai uno screzio, nessun gesto fuori luogo e tanto meno violento". Anche il rapporto tra nonna e nipote viene definito "buono e tranquillo", nulla che facesse presagire una tragedia del genere. Una residente di mezza età, racconta che il giovane con alcuni problemi psicologici, anche pochi giorni fa, come altre volte è stato visto accompagnare la nonna, ormai con alcuni acciacchi, a fare la spesa. Di costituzione robusta, nonostante l’età la Santucci era però ancora autosufficiente e faceva i lavoretti in quella casa costruita dalla sua stessa famiglia. Parla di buoni rapporti tra nonna e nipote anche un anziano signore del viale che prima dell’ammissione dell’omicidio da parte del giovane, si era detto pronto a mettere la mano sul fuoco sulla sua innocenza.