Ordinato lo sgombero delle tartarughe

Il Comune di Riccione intima alla Fondazione Cetacea di lasciare l’ex colonia. La replica: "Trattati a pesci in faccia"

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Ordinanza di sgombero per la Fondazione Cetacea. Ad annunciarlo è l’amministrazione comunale di Riccione che motiva l’imminente invio del provvedimento "per misure di sicurezza e a tutela dell’incolumità dei volontari delle associazioni e dei cittadini". Da tempo l’ex colonia Bertazzoni dove ha sede la Cetacea è inagibile. Lo stabile rientra tra i beni che il Comune intende vendere. Non è un mistero che la Fondazione guidata da Sauro Pari stia lavorando per spostare l’ospedale delle tartarughe in una sede idonea, adeguando il vecchio delfinario a Rimini. Il bando con il Club Nautico è già stato vinto ma per completare il progetto serve tempo. Lo sgombero intimato dal Comune non ne dà, ma l’amministrazione offre una ipotetica soluzione. Si tratta della colonia Inail, dove oggi ha sede lo Ial, la scuola di ristorazione regionale.

L’edificio non è di proprietà del Comune, tant’è che sindaco Tosi e assessore all’Ambiente Lea Ermeti hanno scritto all’assessore regionale Irene Priolo, affinché venga valutato lo spostamento della Cetacea negli spazi della colonia che oggi sono occupati dalla scuola di ristorazione. "E’ importante dare una casa adeguata – spiega l’assessore Ermeti -, in stabili che garantiscano lo svolgimento delle attività dei volontari in massima sicurezza". Il tentativo di indorare la pillola non scalda i cuori dei volontari della Cetacea, al freddo e senza riscaldamento nell’edificio dall’inizio della cattiva stagione.

"Impugneremo l’ordinanza di sgombero – precisa Pari -. A questo punto daremo incarico ai legali dell’Enpa di procedere. Stanno mettendo in pericolo gli animali". Esiste anche un problema di tempi nel pensare di allestire una nuova struttura. "Ci sentiamo presi a pesci in faccia. Questa non è una soluzione". Lo scontro è evidente leggendo altri passi dalla nota del Comune. "La convenzione stipulata con la Cetacea nel 2008 non viene rinnovata dal 2010". Viene sottolineato "l’esborso da parte del Comune di Riccione che negli ultimi 13 anni ha provveduto a saldare le spese relative agli spazi della Bertazzoni, occupati dalla Fondazione Cetacea, senza che questa versasse mai il contributo previsto nella convenzione del 2008". La replica non tarda ad arrivare. "Abbiamo chiesto a più riprese il rinnovo della convenzione, e non ci è mai stato concesso da quando il Comune sta cercando di vendere lo stabile. Senza convenzione cosa avremmo dovuto pagare? Resta il fatto che abbiamo speso 70mila euro per adeguare l’edificio e curare le tartarughe".

Andrea Oliva