La foto postata su Facebook dalla giovane donna a cui il fidanzato ha staccato l’orecchio con un morso
Saludecio (Rimini), 27 novembre 2018 - Nella foto che ha postato su Facebook, c’è in primo piano la benda che le copre l’orecchio che il fidanzato le ha staccato quasi completamente con un morso. Una breve didascalia:«Denunciate, non state in silenzio». La donna, 35 anni, è stata dimessa dall’ospedale di Cattolica ed è rientrata a Gubbio.
Ieri pomeriggio ad Assisi è stata sottoposta al primo di una lunga serie di interventi a cui sarà costretta a sottoporsi, per la ricostruzione dell’orecchio. Subito dopo l’aggressione, si preoccupava di cosa sarebbe successo al suo ragazzo. Ora però ha cambiato idea e ha realizzato quello che le ha fatto: «Non sarei mai dovuta tornare con lui». Il fidanzato è invece rinchiuso nel carcere dei Casetti, e verrà sentito questa mattina dal giudice.
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I carabinieri della Tenenza di Cattolica, coordinati dal sostituto procuratore Luca Bertuzzi, hanno ormai completamente ricostruito la dinamica della feroce aggressione, avvenuta all’interno del club di scambisti ‘Il Tempio’ di Saludecio. Non era la prima volta che la coppia andava nel locale, come non era la prima volta che lei subiva le aggressioni del giovane di cui si dice innamoratissima.
L’aveva già denunciato per stalking, a causa della sua gelosia ossessionante e del suo senso del possesso. Ma poi aveva finito col tornare con lui. Erano insieme nella vasca idromassaggio della spa, quando avevano cominciato a litigare, il motivo non lo rammenta bene nemmeno lei. All’improvviso lui le ha afferrato l’ha testa e le ha azzannato l’orecchio, staccandogliene buona parte.
Sono stati gli altri clienti a sentire le grida disperate provenire dalla Spa, e hanno allertato il titolare del club. Il quale si è trovato di fronte a una scena da film dell’orrore. Non ha perso tempo, ha caricato la donna in macchina e l’ha portata all’ospedale di Cattolica, dove i medici hanno subito avvisato i carabinieri. Nel frattempo, il fidanzato era scappato dal locale, ma non sapeva come fare a tornare a casa, perchè erano arrivati da Gubbio con l’auto di lei. Così non ha potuto fare altro che chiamare i genitori che sono andati a prenderlo. La sua libertà è durata poche ore: domenica mattina alle 10 i militari di Cattolica gli hanno infilato le manette per lesioni personali gravissime, con l’aggravante dei futili motivi.