Rimini, orgia a tre diventa un incubo. Operaio nei guai

L'uomo, non soddisfatto della serata, chiede i soldi indietro, le escort rifiutano: finisce con una denuncia per lesioni. Nell'altra stanza c'erano i genitori di lui

Rimini, operaio denunciato dopo l'orgia (foto d'archivio Germogli)

Rimini, operaio denunciato dopo l'orgia (foto d'archivio Germogli)

Rimini, 30 dicembre 2019 - Sognava una notte infuocata di sesso con due donne, ma il desiderio si è trasformato in un incubo per un operaio di 31 anni, di origine albanese, incensurato. E’ finita per lui con una denuncia a piede libero per lesioni la serata a tre che il giovane albanese aveva programmato. "Siamo state picchiate da quell’uomo", hanno raccontato ai carabinieri due giovani romene di 26 e 22 anni, escort di professione. La vicenda ha avuto inizio la sera di Natale.

L’operaio albanese aveva deciso di trascorrere la nottata in modo decisamente alternativo, portandosi a letto due donne contemporaneamente. Per questo si era rivolto a un sito specializzato di incontri e aveva contattato le escort, due ragazze entrambe di nazionalità romena. Si era messo d’accordo sul compenso da dare alle ragazze per passare, appunto, la notte insieme. Trecentocinquanta euro la tariffa pattuita per fare sesso a tre. Era anche andato a prendere le due donne e poi le aveva portate nella sua abitazione a Cattolica. Una volta all’interno dell’appartamento l’operaio aveva subito consegnato il denaro alle due ragazze per la loro prestazione. Ma il sogno dell’albanese ha però preso una piega diversa: qualcosa non ha funzionato, l’alchimia tra l’operaio e le due escort non è stata quella sperata. O forse, più semplicemente la presenza dei genitori dell’uomo nella stanza attigua ha raffreddato ogni fantasia. Per questo l’operaio, non soddisfatto dell’andamento della serata, ha cercato di riavere i soldi indietro dalle due giovani che però si sono completamente rifiutate.

Tra i tre è nata così una violenta lite con l’operaio che, stando alle accuse, si sarebbe scagliato contro le due escort, strattonandole e colpendole al braccio, alla testa. Una delle due ha afferrato il cellulare e chiesto aiuto ai carabinieri che si sono precipitati all’indirizzo dell’albanese. Qui i militari dell’Arma hanno trovato, in strada, una delle prostitute, con i piedi scalzi, che invocava l’intervento dei carabinieri. "Ci ha picchiate", ha raccontato lei alla pattuglia. Le ragazze hanno riportato alcune escoriazioni, giudicate guaribili in quattro giorni. L’uomo è stato denunciato a piede libero per lesioni. Per lui un finale decisamente diverso da quello che aveva sperato.