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La Csdl mette sotto la lente le criticità dell’Iss: "Ferie cancellate o non concesse e reparti in difficoltà"

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Il segretario generale della Confederazione sammarinese del lavoro Enzo Merlini

"Ferie cancellate o non concesse, il personale sanitario è allo stremo delle forze, dopo mesi di sovraccarico lavorativo. Reparti in difficoltà come terapia intensiva, ortopedia-chirurgia e pediatria, che funziona a regime ridotto, mentre la medicina di base continua ad essere in affanno". I problemi della Sanità sono stati tra gli argomenti dell’ultima puntata di ‘Csdl Informa’. "Nel settore sanitario – dicono dal sindacato – la situazione del personale è critica. I lavoratori che hanno programmato le ferie – una necessità, visto il sovraccarico di lavoro a cui sono costantemente sottoposti – sono stati richiamati in servizio, mentre per altri le ferie sono state rimandate. L’emergenza Covid ancora non si è esaurita. Non si riesce a reperire nuovo personale e di fatto il peso viene scaricato tutto sul personale in servizio". Al contempo, sottolinea il sindacato, "continuano i disagi per i cittadini utenti. La situazione della medicina di base è ancora insostenibile. Si registrano grosse difficoltà in vari reparti e le prestazioni sanitarie hanno tempi sempre più lunghi".

Le Federazioni Pubblico Impiego "hanno fatto partire una richiesta di incontro urgente al segretario di Stato alla Sanità e alla direzione dell’Iss, per affrontare i problemi di diverse unità organizzative e reparti dell’ospedale, nonché della medicina territoriale". L’incontro è stato fissato per il prossimo 5 maggio. "Visto il perdurare di una situazione di caos che caratterizza l’intera sanità sammarinese, occorre trovare delle soluzioni organizzative efficaci per tutelare i dipendenti e garantire la piena efficienza dei servizi sanitari per gli utenti".

In generale "è necessario definire un progetto complessivo di sanità pubblica, in cui definire i settori su cui puntare e quelli su cui eventualmente ricercare collaborazioni con le strutture del circondario, mettendosi in rete con la sanità di Emilia Romagna e Marche, che hanno comunque strutture medico-sanitarie di qualità". Non poteva mancare un riferimento al Casale la Fiorina. "Nelle scorse settimane sono aumentati i casi di Covid nella struttura. Diciannove ospiti sono finiti nella zona rossa, mentre 8 sono stati ricoverati in ospedale. Avere avuto 27 ospiti positivi su cento anziani, è un dato preoccupante. La fine di tutte le limitazioni, probabilmente ha contribuito a questa impennata di casi. Anche i familiari che si recano in visita in alcuni casi potrebbero aver favorito i contagi. È giusto che i congiunti possano recarsi a trovare i loro cari, ma occorre anche tutelare la loro salute, che è particolarmente a rischio dato la loro condizione di estrema fragilità e l’età avanzata".