MARIO GRADARA
Cronaca

Ostaggi della giungla urbana. I riminesi passano 31 ore l’anno imbottigliati nel traffico

Fermi in auto. Nel report la città si piazza 26esima in Italia per tempo medio trascorso . Ma i numeri sono in miglioramento del 18% rispetto al 2023 e del 16% sull’anno precedente.

Fermi in auto. Nel report la città si piazza 26esima in Italia per tempo medio trascorso . Ma i numeri sono in miglioramento del 18% rispetto al 2023 e del 16% sull’anno precedente.

Fermi in auto. Nel report la città si piazza 26esima in Italia per tempo medio trascorso . Ma i numeri sono in miglioramento del 18% rispetto al 2023 e del 16% sull’anno precedente.

I riminesi trascorrono in media 31 (trentuno) ore all’anno fermi in coda nella loro auto. Quel che tutti noi automobilisti sapevamo, ora è nero su bianco. Scolpito nel rapporto 2024 di Inrix, un’agenzia statunitense specializzata in analisi dei trasporti. Il focus sulla congestione delle strade prende in esame un migliaio di centri urbani in tutto il mondo (ad ogni mese di gennaio Inrix stila il rapporto dell’anno precedente). A livello planetario in vetta alla poco invidibile graduatoria troviamo Istanbul (105 ore in coda), tallonata da New York (102 ore) che di recente ha introdotto una tassa di 9 dollari per entrare in auto in centro (provvedimento attivo anche a Londra e Milano). Terza piazza per Chicago (102 ore l’anno), seguita da Londra (101 ore). Che è anche in testa alla graduatoria europea, tallonata da Parigi (97 ore fermi in coda a maledire gli altri automobilisti). Tutte queste città hanno traffico in crescita sia sul 2023 che sul 2022. Un trend che, secondo gli analisti di Inrix, è globale: il 55% delle città monitorate mostra un peggioramento sul biennio precedente.

Quanto all’Italia, in vetta alla graduatoria di Inrix c’è Roma (71 ore in coda all’anno), poi Milano (64) e Palermo (45). Rimini si piazza al 26° posto (288° nella top mille del pianeta) con le citate 31 ore a fare i ’cucchi’ fermi nell’abitacolo. Magra consolazione, Rimini è tra le pochissime top 30 della classifica nazionale a evidenziare una diminuzione delle ore trascorse in coda rispetto ai due anni precedenti. Rispettivamente -18 per cento sul 2023, -16 per cento sul 2022. Tutte le altre città italiane monitorate mostrano in trend di aumento nell’ultimo o negli ultimi due anni (tra le prime 30 fanno eccezione insieme a Rimini solo Torino, Bari e Pavia). I dati sul traffico di Inrix registrano un lento quanto costante peggioramento, a partire dalla fine delle chiusure per il Covid. Peggioramento che riguarda anche l’Italia, nonostante il calo nelle vendite di automobili. Ma nella provincia di Rimini, come ha sottolineato il sindaco Jamil Sadegholvaad nell’intervista di fine anno rilasciata al Carlino, il parco veicoli negli ultimi 7 anni è cresciuto di circa 5.000 nuovi mezzi: oltre 20 chilometri di nuovo spazio coperto da lamiere e scarichi, che occupano un territorio già fortemente antropizzato.

Per contro, a spiegare il trend che Inrix indica di un qualche miglioramento negli ultimi due anni per calo di ingorghi, potrebbe aver concorso i lavori di decongestionamento della Statale (le due nuove rotatorie che di fatto sono già operative) e l’entrata a regime del Metromare (pure al netto delle corse cancellate, anche e soprattutto sui bus, per carenza di autisti). Lo stesso sindaco, con la denuncia dell’azzeramento governativo dei fondi per il trasporto pubblico, e l’annuncio del via al secondo tratto del Metromare verso la Fiera, ha invitato a... cambiare schema nella mobilità: "Oggi ci muoviamo tutti simultaneamente: lavoro, scuola, fiere, tempo libero, in un arco di 8-10 ore. Forse in futuro bisognerà imparare a usare le città per un arco temporale più lungo e con una organizzazione diluita". Ma oltre a mal di testa, arrabbiature e verosimile aumento del periodo da trascorrere in Purgatorio ad espiare le parolacce proferite, cosa significano 31 ore l’anno fermi in coda? Equivalgono, per dire, a poco meno di una giornata e mezza trascorsa no-stop al volante, oppure a quasi un’intera giornata lavorativa. Quando si dice, aver tempo da perdere.