"Ottobre è un’occasione Ma la spiaggia ora cambi"

L’albergatore Orfeo Bianchi bacchetta gli stabilimenti e hotel chiusi "Chi è aperto ha il pieno, dunque è possibile lavorare anche in questo periodo"

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"Sfruttare un ottobre così sarebbe possibile, ma se in spiaggia è tutto chiuso, allora diventa difficile". A Orfeo Bianchi l’esperienza nel campo dell’hotellerie non manca di certo. Alla guida di uno dei gruppi più forti in riviera, il Gruppo Piazza hotel & residence, di recente si è aggiudicato anche la ex colonia Bolognese. Oggi, davanti a una ‘ottobrata’ di questa portata mastica amaro.

Bianchi, temperature estive, voglia di aperitivi e tintarella sulla spiaggia, ma… finisca lei la frase.

"Partiamo da un presupposto, la possibilità di sfruttare un autunno anomalo come questo ci sarebbero, ma bisogna creare le condizioni perché questo accada. Se in spiaggia trovo chiuso, allora tutto si complica".

Avrà letto il pensiero di Santinato sulla stagione e l’occasione persa. Cosa ne pensa?

"Credo sia giusto pensare a una stagione da fissare, un periodo nel quale si sta aperti. Santinato dice che questo lasso di tempo deve andare dal primo maggio al 30 settembre. Io sono d’accordo. Su ottobre la riflessione deve cambiare. Le ultime settimane sono un evento eccezionale. Servono gli strumenti per cogliere queste occasioni".

C’è richiesta per il ponte di Halloween?

"Sì, la richiesta c’è. Ma c’è ovunque, basta guardare alle grandi città vicine a noi".

Lì l’offerta è in primo luogo culturale, la strada che ha intrapreso Rimini negli ultimi anni.

"Esatto, Rimini sta cambiando, e proprio per questo vedere oggi tutto chiuso in spiaggia fa riflettere. Io ho visto solo il bagno 26 stare aperto ed avere il pieno. Dunque se ci si fa trovare pronti, le occasioni si sfruttano".

Un messaggio ai bagnini?

"Io sono per la Bolkestein. Penso che se compiuta correttamente potrà portare dei benefici per una spiaggia che da queste parti è rimasta ferma agli anni ‘60".

Oltre agli stabilimenti ci sono anche centinaia di hotel che chiudono a metà settembre.

"Ci sono trecento hotel fuori mercato a Rimini che non dovrebbero più esserci. Io sono per togliere il vincolo di destinazione alberghiera. E’ una cosa d’altri tempi, risale al fascismo, e oggi non ha più senso. Questi hotel sono un danno per l’intero settore. Si hanno gestioni costrette a fare questo mestiere senza averne voglia, si crea una concorrenza deleteria basata sul prezzo. Sono una zavorra che danneggia le strutture più grandi. Chi sul mercato sa starci finisce per limitare i prezzi e di conseguenza i margini, avendo dunque meno risorse da reinvestire. Oggi l’amministrazione comunale comincia ad affrontare questo aspetto, è un inizio. Senza questa zavorra avremmo un’offerta più alta".

Avremmo anche un ottobre turistico?

"Ricordiamoci che non partiamo da zero perché abbiamo già contenitori importanti fuori stagione come il palas e la Fiera. Ognuno deve fare la sua parte: al comparto alberghiero, quello di spiaggia e l’amministrazione. Se accadrà potremo sfruttare un ottobre così, se ricapiterà"

Andrea Oliva