Padre violento incastrato dal figlio

L’indagine nata dal racconto del ragazzo allo psicologo. L’uomo picchiava la moglie e assumeva cocaina davanti ai bambini

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Padre orco incastrato dal figlio. E’ stato lui, un minorenne affetto da patologie, a raccontare allo psicologo del centro per disabili di Rimini che "mio padre si fa di cocaina". Proprio dal racconto dwl ragazzino è partita la segnalazione ai servizi sociali e alla Polizia. E l’indagine, condotta dalla Squadra mobile e coordinata dal sostituto procuratore Luca Bertuzzi, ha permesso di mettere fine all’incubo a cui erano costretti la moglie e i tre figli dell’uomo, un algerino di 52 anni. Perché la donna, nonostante le botte e le minacce di morte, non aveva mai fatto denuncia. Temeva per la sua vita e per questo aveva evitato di andare a farsi curare in Pronto soccorso, dopo le aggressioni subite. L’inchiesta ha portato alla luce un’escalation di violenza subite dalla donna, spesso anche di fronte ai tre figli. L’uomo, che da diversi anni è ‘schiavo’ della cocaina, fino al 2020 ha sempre lavorato: faceva il fornaio. Poi ha perso il lavoro e le cose in casa sono precipitate, anche se già in passato lui aveva dato in escandescenza. Ma dal 2020 l’uomo era diventato sempre più violento. La moglie aveva avviato le pratiche per la separazione, e lui l’aveva minacciata. "Ti ammazzo, tanto non ho più nulla da perdere". Minacce tali da spingere la donna a bloccare le carte per la separazione. Ma la situazione è andata peggiorando. L’uomo si faceva consegnare dalla donna i soldi guadagnati dal lavoro (in un hotel di Rimini) che era stata costretta a cercarsi per sostenere la famiglia. La situazione è degenerata a febbraio, quando alla famiglia è stato dato lo sfratto e la donna ha scoperto che il marito non aveva pagato parte dell’affitto.

E’ stato uno dei tre figli a raccontare allo psicologo cosa accadeva in casa. Ha raccontato di come il padre si facesse di cocaina e di come picchiasse la mamma. Il ragazzino era pronto a chiamare la polizia, sentendosi la responsabilità di proteggere la madre e fratelli. Grazie al suo racconto, la Polizia ha ha messo fine all’incubo. Il giudice ha imposto al marito orco, indagato per maltrattamento, il divieto di avvicinarsi alla moglie. Dovrà stare a una distanza minima di 500 metri dalla casa e anche dall’albergo dove lavora.