Paganelli vuole un’altra Casa Sanremo

L’imprenditore riminese si muove per organizzare l’evento in concomitanza col Festival. Ma è lite sul marchio: per ora il tribunale gli dà l’alt

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Una lite sul marchio di Casa Sanremo. In cui uno dei contendenti è l’imprenditore riminese Devis Paganelli. Che va avanti per la propria strada, convinto delle sue ragioni. Per ora ha ricevuto l’alt del tribunale, in attesa dell’udienza di agosto: almeno fino a quel momento non potrà utilizzare il marchio Casa Sanremo, da lui depositato lo scorso giugno. Il nome è lo stesso di quello utilizzato da Consorzio Gruppo Eventi che da alcuni anni organizza l’hospitality del Festival della canzone italiana. Da qui nasce tutto: Vincenzo Russolillo, per conto di Consorzio Gruppo Eventi, si è rivolto al tribunale per salvaguardare la ‘sua’ Casa Sanremo; Paganelli, ceo e dg della società bulgara Are Communication International, vuole organizzare in prima persona un altro evento in concomitanza col Festival. Un’altra Casa Sanremo.

Un passo indietro: Paganelli, come detto, a giugno ha depositato un marchio figurativo Casa Sanremo all’ufficio marchi e brevetti del Mise, sostenendo di poterlo fare perché il suo ha segni distintivi diversi da quello di Russolillo (caratterizzato da petali di colore arancione). Quest’ultimo si è rivolto al tribunale chiedendo – e ottenendo – un provvedimento d’urgenza: Paganelli non potrà utilizzare il brand Casa Sanremo in attesa del procedimento vero e proprio (l’udienza è fissata in agosto) in cui i due contendenti potranno far valere le proprie ragioni.

Intanto l’imprenditore riminese, come imposto dal tribunale a titolo cautelativo, ha smesso di utilizzare il marchio. Ma non di lavorare per allestire a Sanremo la sua ‘casa’, a prescindere da come si chiamerà. "Si farà, presto sarò in grado di dire dove". Per quanto riguarda il marchio, "nutro dubbi sulla legittimità del brand utilizzato da Russolillo. Il mio marchio – sostiene Paganelli – è depositato nelle classi per eventi e trasmissioni tv, a differenza del suo il cui logo tra l’altro non viene utilizzato da molti anni. E non mi risulta che ci sia stata un’autorizzazione del Comune per l’utilizzo del nome Sanremo. Se non posso utilizzare io il marchio Casa Sanremo, penso che non possa farlo nemmeno lui. Ma sono convinto di aver ragione, lo dimostrerò".