Pale eoliche, venti osservazioni contro il progetto. La palla passa al ministero

Le distanze dalla cost e l’impatto visivo tra i nodi da sciogliere

Il tempo delle osservazioni contro il progetto del maxi impianto eolico in mare è scaduto. Sono state una ventina le osservazioni al ’parco’ eolico al largo di Rimini, progettato dalla società Energia Wind 2020, da parte di Regione, Comuni e di varie associazioni. L’istruttoria è in corso al ministero. Come noto, i dubbi maggiori riguardano l’impatto, ambientale e visivo, dell’impianto. Rimini e altri comuni chiedono che il parco sia ad almeno 12 miglia dalla costa. Il progetto di Energia Wind prevede l’installazione di 51 pale eoliche. "Ma solo le prime turbine – sottolinea l’architetto Giovanni Selano di Energia Wind – saranno a una distanza di 9,5 miglia. Le altre saranno più distanti: alcune addirittura a 18 miglia". Il ministero è è strafavorevole all’impianto così come la Regione. Ma i tempi di autorizzazioni si sono dilatati. "Se tutto va bene – conclude Selano – noi contiamo di avviare i lavori nel 2024, per avere l’impianto pronto l’anno dopo". Intanto il comitato Unicum Romagna, che rappresenta vari partiti e gruppi politici (Partito comunista, Movimento3V, Ancora Italia e Libertà Rimini) ha avviato una raccolta firme on line per "avviare un dibattito pubblico sul parco eolico e discutere sulla base di valutazioni scientifiche e reali vantaggi". Pertanto "chiediamo al presidente della Regione Bonaccini di aprire il confronto".