LORENZO MUCCIOLI
Cronaca

Palpeggiò la collega in Comune: condannato

Pena di un anno e 4 mesi per l’uomo, che lavora per l’amministrazione di Verucchio. Dovrà risarcire la ragazza con 8mila euro

L’inchiesta, condotta dai carabinieri, è stata coordinata dal sostituto procuratore Davide Ercolani

L’inchiesta, condotta dai carabinieri, è stata coordinata dal sostituto procuratore Davide Ercolani

Era finito a processo per violenza sessuale, con l’accusa di aver messo le mani addosso a una ragazza mentre si trovavano in ufficio. Un dipendente del Comune di Verucchio è stato condannato dal giudice a un anno e 4 mesi. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, l’uomo aveva palpeggiato una ragazza che – all’epoca dei fatti – prestava servizio presso l’ente. Il dipendente, che ha sempre respinto l’accusa a suo carico, potrà beneficiare della sospensione della pena, ma dovrà versare un risarcimento di 8mila euro alla ragazza e frequentare, per un anno, un percorso di recupero contro la violenza sessuale. Il pubblico ministero Davide Ercolani, titolare dell’indagine che è stata condotta dai carabinieri della stazione di Verucchio, aveva chiesto per lui una condanna 2 anni e 8 mesi.

La vicenda risale ai primi mesi del 2023. Un giorno, mentre la ragazza si trovava da sola all’interno di uno degli uffici comunali, intenta a svolgere le sue mansioni, è stata avvicinata dal dipendente. Secondo quanto riferito dalla vittima, l’uomo avrebbe incominciato a farle avances di natura esplicitamente sessuale, alle quali la ragazza avrebbe reagito con grande fastidio. A quel punto l’uomo si sarebbe portato alle spalle della ragazza, nel frattempo impegnata in una conversazione al telefono, allungando le mani per palpeggiarla nonostante i suoi ripetuti tentativi di scansarsi. Prima di allontanarsi dall’ufficio, il dipendente sarebbe riuscito poi nell’intento di palpeggiarla una seconda volta.

Per alcune settimane la ragazza aveva convissuto con quel segreto portandoselo dentro, fino a quando non aveva trovato la forza per denunciare l’accaduto. A quel punto si erano messe in moto le indagini, condotte con grande discrezione dai carabinieri di Verucchio, coordinati dalla Procura di Rimini. In fase di udienza davanti al gup di Rimini, la difesa ha chiesto l’assoluzione del dipendente comunale, che dal canto suo ha affermato di non aver mai compiuto alcun palpeggiamento e di stare attraversando un periodo difficile e complicato.

Il giudice, che ha ammesso la costituzione della vittima in qualità di parte civile al procedimento, ha riconosciuto all’uomo le attenuanti generiche e ha accolto la richiesta di condanna avanzata dalla pubblica, sebbene limitatamente all’ipotesi di minore gravità per una violenza sessuale. Il dipendente è stato condannato a un anno e 4 mesi (pena sospesa) e al risarcimento di 8mila euro a favore della ragazza. E dovrà inoltre frequentare un percorso di recupero contro molestie e violenze sessuali.