Pannelli a regola d’arte per illuminare San Giuliano

Progetto per un impianto fotovoltaico retto da sculture alte sette metri: alimenterà la prima Comunità energetica rinnovabile a Rimini

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Un distretto energetico autonomo a San Giuliano Mare. La proposta progettuale è stata presentata venerdì pomeriggio all’ombra della Prua, la costruzione residenziale che lambisce la nuova darsena. È stata una riunione molto partecipata, con residenti e imprenditori della zona. D’altronde è questa la filosofia delle comunità energetiche: la formazione dal basso. Sono gli stessi cittadini a riunirsi in una associazione che di fatto andrà ad acquistare energia da un produttore. In questo caso a produrre energia elettrica saranno due grandi impianti fotovoltaici che non si limiteranno ad occupare terreno con ‘tappeti’ di cellule in grado di catturare l’energia del sole. Nel caso di San Giuliano mare la realizzazione verrebbe inserita in un quadro progettuale più ampio di rigenerazione territoriale di un terreno a ridosso della Prua. Alla progettazione ci ha pensato lo studio di architettura Bonizzato, con gli architetti Marino Bonizzato e Gladis Grossi. Nel gruppo ideatore e realizzatore ci sono Giancarlo Grossi di Green Factory, l’Aps San Giuliano a Mare e gli amministratori del complesso residenziale La Prua, Stefano Amos Amati e Marco Cocchi.

Green factory oltre alle conoscenze può contare sulla collaborazione con un grosso partner industriale italiano per la realizzazione dell’opera. Si tratterebbe di 600 metri quadrati di pannelli fotovoltaici, per la precisione stringhe fotovoltaiche. Due superfici distinte lunghe 60 metri e larghe 5 diventeranno un tratto artistico distintivo dell’area. Come? Grazie alla progettazione architettonica che le trasformerà in due reti da pesca tirate da due grandi pescatori alti sette metri. L’impianto avrà una potenza stimata di 500 Kwp per una produzione di 670mila Kwh all’anno. Stando ai calcoli fatti consentirà un risparmio del 20% immediato nella bolletta per tutti i cittadini che aderiranno alla Comunità energetica rinnovabile. Oltre a questo va messa in conto anche la riduzione di emissioni inquinanti equivalente alla piantumazione di 17mila alberi. Verrà inoltre generato un beneficio economico di 80mila euro annui per 20 anni da investire in opere di riqualificazione dell’area in collaborazione con il Comune, per la sicurezza e il sostegno alle persone in condizione di povertà energetica. Venerdì alla presentazione del progetto non è mancata l’assessore Francesca Mattei. "Molte persone ci stanno contattando – spiega Grossi –. Anche hotel e cittadini che vorrebbero installare impianti fotovoltaici o ne hanno già uno. È possibile inserire nelle comunità energetiche fino a un 30% di impianti esistenti. Ora raccoglieremo dati per poter poi procedere con il progetto che potrebbe arrivare a coprire il fabbisogno di circa il 40% dell’area di San Giuliano mare".

Andrea Oliva