Pantani, la camorra dietro l'alterazione delle analisi del sangue? Indaga la Procura di Forlì

Conferma la riapertura delle inchieste su Madonna di Campiglio '99: la 'macchinazione' per alterare le analisi del sangue ed escludere il Pirata dal Giro

Marco Pantani

A picture of late Italian rider Marco Pantani is seen during the fifth stage of the Giro d'Italia, Tour of Italy cycling race, from Modena to Fano, Italy, Thursday, May 10, 2012. World Champion Mark Cavendish won the fifth stage of the Giro d'Italia on Thursday, but there was more bad luck for Taylor Phinney as the American was caught up in another crash on the 199-kilometer leg from Modena to Fano. (AP Photo/Fabio Ferrari)L

Cesena, 17 ottobre 2014 - La camorra dietro l'alterazione delle analisi di PantaniLa Procura di Forli' conferma la riapertura delle inchieste storiche su Madonna di Campiglio '99, la 'macchinazione' ai danni di Marco Pantani per alterare le analisi del sangue e escluderlo dal Giro.

Non ci sarebbe nuova ipotesi di reato oltre a quella gia' archiviataassociazione per delinquere finalizzata a truffa e frode sportiva.

La chiave starebbe in cio' che Renato Vallanzasca, il boss della malavita, scrisse alla mamma del Pirata di essere stato avvicinato in carcere da un camorrista. ''Non so come, ma il pelatino non finisce la gara'', disse l'ergastolano nel penitenziario di Opera (Milano). E dopo il 5 giugno 1999, il giorno della squalifica del campione, lo riavvicino' per dire: ''Hai sentito? Il pelatino e' stato fatto fuori, squalificato''. Vallanzasca lo scrisse anche nella sua autobiografia, e fu sentito dai Pm di Trento nell'inchiesta aperta sul presunto scambio di provette in cui all'inizio Pantani era parte lesa per finire poi indagato per frode sportiva, reato che non poteva essere ancora contestato perche' era diventato tale solo nel 2000. I processi si chiusero con un nulla di fatto.

Vallanzasca non rispose agli inquirenti trentini, ora ci provano il procuratore di Forli'- Cesena Sergio Sottani e il sostituto Lucia Spirito. Dalla Procura forlivese non filtra altro che non sia la riconferma del riesame dei vecchi fascicoli, e l'invito a non enfatizzare aspetti che devono ancora essere affrontati.

Di certo c'e' che l'offensiva dei legali della famiglia Pantani tenta di fare accertare che dapprima il Pirata (''mi hanno fregato'', urlava la propria innocenza Pantani) sia stato messo in condizioni di essere squalificato, con l'alterazione del sangue per fare risultare l'ematocrito a 51,9, quasi due punti sopra il limite massimo di 50, e negli stessi giorni, a Cesenatico, mentre si correva l'11/a tappa, minacciato di morte da chi aveva interesse a che non finisse la gara: ''Stavolta te la sei cavata, ma non finirai il Giro''.

Tra la sua morte, avvenuta cinque anni dopo e le minacce per ora non sembra esserci ancora un'ipotesi processuale di relazione diretta. Ma la Procura di Rimini ha riaperto anche questo caso, nell'ipotesi che Pantani non sia rimasto vittima del suo finire nel tunnel della dipendenza smodata dalla cocaina, ma che sia stato invece fatto fuori, con un'altra macchinazione per depistare le indagini.

La mamma di Pantani nel 2008, proprio dalla Procura di Forli', era stata sentita come persona informata sui fatti, nell'ambito dell'inchiesta sulle minacce dirette al figlio e ricevute sul telefonino dall'ex capo tifoso Vittorio Savini, il giorno successivo a Madonna. Savini, poi, aveva confermato di aver ricevuto il giorno dopo i fatti di Madonna di Campiglio una telefonata anonima che lo avvertiva che "tutto sommato era stato meglio così, altrimenti Pantani sarebbe finito male...".

Il 2 ottobre scorso, su queste vicende, il legale di Mamma Tonina, l'avv.De Rensis, aveva confermato di avere portato questi spunti di nuova indagine in procura a Forli' e che, come persona informata sui fatti su cio' che accadde a Madonna di Campiglio, era stato ascoltato dal procuratore Sottani il giornalista sportivo Davide De Zan.

L'ex massaggiatore di Pantani: "I valori dell'ematocrito erano regolari, ci hanno fregato"

Roberto Pregnolato (ex massaggiatore di Pantani), per la prima volta ha parlato dei fatti di Madonna di Campiglio a "Sportmediaset", per dire che i valori di ematocrito del campione erano regolari la sera prima del prelievo che gli costo' la squalifica: "Io stavo mattina, pomeriggio e sera con Marco e quella sera sapevamo che il giorno dopo sarebbero stati effettuati dei controlli, come da prassi. Marco si e' provato il livello di ematocrito davanti a me, dopo cena verso le 21.30 e sicuramente prima delle 22: era tutto normale e noi eravamo sereni. Era molto sotto da quello che era il limite: il test l'ha fatto davanti ai miei occhi e il risultato era sui 48, lo garantisco. Molto lontano dal 52-53 della mattina successiva. Quando la mattina dopo mi ha chiamato Martinelli (allora direttore sportivo del team di Pantani, ndr) per darmi la notizia - ha detto ancora Pregnolato - Marco e' rimasto di pietra per 50 secondi. Da quel momento e' stato abbandonato, ma la frase sul suicidio era solo una reazione per la grande delusione, non un pensiero reale. Io penso che sia successo qualcosa di strano, con Marco ho parlato spesso di quella situazione e una spiegazione logica non l'abbiamo mai trovata. Ci hanno fregato".