Inchiesta Pantani, "Nessun pezzo di pane e cocaina vicino al corpo"

Lo sostengono i due infermieri che per primi videro il ciclista morto. La pallina compare però nel video della polizia scientifica

Marco Pantani

Marco Pantani

Rimini, 17 novembre 2014 - Non era presente alcun pezzo di pane e cocaina di fianco al corpo di Marco Pantani. A sostenerlo, a dieci anni di distanza da quella dannata sera del 14 febbraio 2004, sono i due infermieri del 118 che videro per primi il corpo del ciclista morto. Il clamoroso particolare andrebbe a contraddire quanto riportato nelle indagini del 2004 della Procura di Rimini per overdose.

La testimonianza dei due infermieri è stata raccolta dal legale della famiglia Pantani, avvocato Antonio De Rensis che in luglio ha fatto riaprire il caso con una nuova indagine per omicidio volontario. Il pezzo di pane e cocaina, in una possa di sangue di fianco al cadavere, non fu visto né segnalato dagli operatori del 118, ma compare nel video della polizia scientifica.

Al legale della famiglia del Pirata i due infermieri hanno confermato che se ci fosse stata si sarebbero sicuramente accorti della presenza della pallina e l'avrebbero segnalato subito, perché fa parte degli obblighi della professione. Lo stesso avvocato De Rensis oggi a Sport Mediaset ha confermato che il professor Avato, perito della famiglia Pantani fin dal primo istante aveva affermato che quella palla non poteva essere uscita dalla bocca del Pirata.

Secondo il procuratore della Repubblica di Rimini, Paolo Giovagnoli, che coordina le nuove indagini sulla morte del ciclista, è possibile che quella pallina sia stata rigurgitata come le indagini di 10 anni fa sostennero.

I due infermieri e l'autista dell'ambulanza verranno ascoltati come testi nell'ambito della nuova indagine per omicidio volontario.