Parco eolico di Rimini, la Regione dice sì: "Ma a 12 miglia dalla costa"

L’assessore Vincenzo Colla: "Per noi è fondamentale, abbiamo chiesto di ridurre l’impatto sull’ambiente e sulla pesca"

Rimini, 9 dicembre 2022 - Il maxi impianto eolico in mare al largo di Rimini "va fatto". Per la Regione non ci sono dubbi: si tratta di un’opera "fondamentale", "strategica". Ma prima di dare via libera ai lavori "abbiamo rassicurazioni per ridurre l’impatto sull’ambiente e sulla pesca". Rassicurazioni messe nere su bianco, nelle osservazioni al progetto che la Regione ha presentato al Mite, il ministero della transizione ecologica, dove è in corso l’iter per autorizzare il parco eolico. Le osservazioni al maxi impianto in mare sono una ventina in tutto: oltre alla Regione, sono state depositate quelle da parte di Rimini e degli altri comuni della costa, e di diverse associazioni.

Un rendering dell’impianto previsto al largo di Rimini
Un rendering dell’impianto previsto al largo di Rimini

Nonostante dubbi e perplessità sollevati da più parti nel Riminese, la Regione fin da subito ha preso una posizione netta sul parco eolico. Perché va fatto?

"Perché – osserva l’assessore regionale allo sviluppo economico e alla green economy Vincenzo Colla – insieme a quello previsto a Ravenna rappresenterà un importante infrastruttura per la produzione di energia dalle fonti rinnovabili. I due parchi eolici di Rimini e Ravenna insieme formeranno uno dei più grandi impianti offshore d’Europa. Il piano energetico che abbiamo appena approvato punta ai grandi investimenti per produrre energia pulita e creare lavoro".

Sia il Comune di Rimini che gli altri hanno chiesto di rivedere il progetto presentato da Energia Wind 2020 (la società che intende realizzare il parco eolico) e allontanare ulteriormente le pale dalla costa. La Regione è d’accordo?

"Assolutamente. Abbiamo chiesto che tutte le 51 turbine previste siano alla distanza minima di 12 miglia. Non è l’unica prescrizione indicata da parte nostra: ne abbiamo presentate molte altre. Crediamo a questo progetto, ma riteniamo che possa essere migliorato".

Come?

"Alla società chiediamo già un progetto per lo smantellamento dell’impianto qualora (nel corso degli anni) la tecnologia si rivelasse superata o comunque non più così vantaggiosa".

Altre prescrizioni?

"Prima di procedere, chiediamo una relazione approfondita per mitigare l’impatto sull’ecosistema marino, sulla pesca e anche sulla navigazione. Inoltre, abbiamo imposto alla società di redarre un piano per il trattamento e lo smaltimento delle terre di scavo e una relazione sull’impatto sismico dell’impianto e sui campi elettromagnetici. E c’è un’altra questione, fondamentale".

Quale?

"Pretendiamo che venga definito con la società, prima che sia rilasciata la concessione, il piano dettagliato sulle compensazioni economiche per il territorio riminese".

Come andrà a finire? L’impianto avrà le autorizzazioni?

"L’ultima parola, naturalmente, spetta al ministero. Ma noi pensiamo che il parco eolico al largo di Rimini vada realizzato. Perché darà lavoro e produrrà tanta energia, pari al 47% del fabbisogno energetico della provincia di Rimini".