Rimini, parenti serpenti in tribunale. Anziano litiga con il genero e lo denuncia per la pipì del cane

Ha accusato di averlo aggredito dopo una discussione nata a causa dell’animale. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e il caso è finito davanti al giudice di pace

Il litigio tra i parenti è finito in tribunale

Il litigio tra i parenti è finito in tribunale

Rimini, 7 marzo 2023 – La battaglia tra i parenti serpenti finisce in tribunale. Un uomo di 63 anni, residente nel Riminese, è stato denunciato per lesioni personali dal suocero, un uomo di 86 anni, che è anche il suo vicino di casa. Finito a processo davanti al giudice di pace del tribunale Rimini, difeso dall’avvocato Stefano Caroli, è stato ritenuto innocente e quindi assolto. Si è dunque conclusa in questo modo una guerra a colpi di carte bollate che ha spaccato in due una famiglia.

Pur abitando all’interno della stessa palazzina, i rapporti tra i due nuclei familiari – quello composto dall’86enne e dalla moglie e quello composto dalla figlia dell’anziana coppia e dal marito – sarebbero diventati particolarmente tesi già da un po’ di tempo, con le due parti che si rimpallano a vicenda le responsabilità, arrivando quasi al punto di non parlarsi più. Questa volta la pietra dello scandalo è però rappresentata da un cane di grossa taglia, di proprietà del 63enne, che in varie occasioni – stando alla ricostruzione fatta alle forze dell’ordine – sarebbe diventato motivo di attrito tra i due uomini, scatenando dei litigi.

L’episodio che ha poi innescato la denuncia si verifica in un pomeriggio di estate, quando l’86enne nota il grosso animale in procinto di fare pipì sul suo prato. L’anziano, intento in quel momento a spazzare il cortile, si blocca all’istante, avvicinandosi poi alla bestiola. A questo punto le versioni divergono: da una parte l’anziano afferma di essersi limitato ad alzare la voce contro il cane per indurlo ad allontanarsi dal prato, mentre secondo il dirimpettaio si sarebbe spinto oltre, facendo ricorso alle maniere forti contro l’animale. Sta di fatto che a un certo punto tra il 63enne e il suocero sarebbe scoppiata una discussione dai toni molto accessi, con tanto di insulti e minacce. L’anziano, nella querela, ha accusato il genero di averlo strattonato per un braccio e spintonato con violenza, causandogli una contusione e una ferita giudicati guaribili in cinque giorni. Sul posto in seguito era accorsa anche la moglie dell’86enne e poco dopo era sopraggiunta una pattuglia dei carabinieri. Successivamente l’anziano aveva deciso di recarsi in pronto soccorso per farsi visitare dal personale sanitario. Il suo racconto però non deve aver convinto fino in fondo il giudice di pace che, nonostante la denuncia, ha infine deciso per l’assoluzione del 63enne.